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 2021  gennaio 11 Lunedì calendario

Borsa, guadagnare con i «Certificati»

I «certificati» consentono di investire sia sugli indici di Borsa sia sulle azioni di praticamente tutti i settori, anche quelli più penalizzati dal Covid: dalla tecnologia alle banche, dai beni di consumi alle compagnie aeree. Naturalmente con profili di rischio e prospettive di rendimento differenti, anche in base al sottostante. Ecco una selezione di «certificati» più interessanti oggi disponibili in Piazza Affari, alcuni dei quali emessi dalle banche italiane. Attenzione, in ogni caso, alla effettiva «liquidabilità» dei certificati prescelti, cioè alla consistenza dei volumi dei loro scambi giornalieri.
IDROGENO E COMPAGNIE AEREE
Gli analisti stimano che l’idrogeno arriverà a coprire a livello globale un quarto della domanda totale di energia nei prossimi 30 anni. Da considerare quindi strumenti come il certificate Vontobel tracker solactive hydrogen che permette di partecipare all’andamento di un indice di 15 società impegnate nello sviluppo dell’idrogeno. Per chi invece confida che il peggio per le compagnie aeree sia alle spalle, c’è il certificato Premium Cash Collect su Azione American Airlines (Isin: IT0005402273) di Intesa Sanpaolo che paga una cedola del 4,6% per tre anni senza alcuna condizione. Ma alla scadenza (19 febbraio 2024) il titolo American Airlines deve valere più del livello «barriera» (posto a 14,315 dollari); venerdì scorso ha chiuso a 15,13 dollari.
IL 9% IN 12 MESI CON IL FTSE-MIB
Con i certificati bonus cap di Bnp Paribas si può guadagnare il 9% in 12 mesi puntando sul Ftse-Mib di Piazza Affari, o il 5% in sei mesi investendo sull’Eurostoxx banks. Se l’indice Ftse-Mib non tocca mai la barriera posta a 17577,76 punti (cioè il 23% al di sotto del valore corrente di 22.900) a scadenza l’investitore riceve il valore nominale (100 euro) più il rendimento (9 euro, pari al 9% di guadagno). Altrimenti il Certificate scade: se la performance è negativa c’è una perdita sul capitale investito rispetto ai 100 euro iniziali. 
BANCHE, COCA COLA E UNILEVER 
Per chi desidera un flusso cedolare periodico, Lodovico Donà di Marzotto Investment House, ha selezionato tre certificati «con memoria» di Exane (vedi tabella) per investire o sui beni di consumo primari (Coca Cola, Nestlè, Procter & Gamble, Unilever) o su due grandi banche (Intesa Sanpaolo e Credit Agricole) o su tre indici di Borsa (Euro Stoxx 50, S&P 500 e Msci emerging markets). Hanno scadenza tra il 2022 e il 2024 e consentono di incassare cedole annue tra 5% e 8,4%.
IL 10% OGNI 3 MESI? AZIONI POST COVID
Per chi accetta di rischiare di più, c’è il certificato Phoenix Autocall con memoria di Cirdan Capital: paga un premio del 10% ogni trimestre se la performance di ognuna delle tre azioni sottostanti (Tesla, Moderna e Carnival) è uguale o superiore alla barriera (-30%). Se tale condizione è sempre soddisfatta nei 18 mesi del certificato, le cedole complessive arrivano al 60%. A scadenza c’è la protezione condizionata del capitale se alla data di valutazione finale (8/6/2022) nessuna delle tre azioni ha perso più del 40%. 
PER PUNTARE SULLA CORSA DI APPLE 
Il certificato Express su Apple (Isin IT0005429581) di Intesa, pagherà un premio fisso incondizionato di 3,6 euro il 9 giugno 2021. Nei successivi 5 semestri c’è un premio semestrale del 3,6% se il prezzo di Apple è superiore a 85,246 dollari (cioè -35% degli attuali 130,9 dollari). Se alla scadenza (11/12/2023) il titolo quota sopra 85,246 dollari il certificato rimborsa 100 euro (valore iniziale) e l’ultima cedola premio di 3,6 euro.