Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  gennaio 10 Domenica calendario

IL FASCINO DEGLI OMERO 4.0 RIUSCIRÀ A SOPPIANTARE LA DIFFUSIONE DEL LIBRO DI CARTA? - LA LETTURA È CAMBIATA E I LIBRI DEVONO VEDERSELA CON UN ESERCITO DI VOCI NARRANTI CHE, GRAZIE A UNO SMARTPHONE, ACCOMPAGNANO LE NOSTRE GIORNATE – MA QUAL È IL SEGRETO DI UN PODCAST DI SUCCESSO? MOLTI LO SPIEGANO NELLA CAPACITÀ DI DIVULGARE ATTRAVERSO LO STORYTELLING UN PRODOTTO ALTO. MA C’È CHI TEMA CHE SI POSSA ARRIVARE A… -

La lettura è cambiata. Una voce sta rivaleggiando con la pagina scritta. Il digitale preme, lo story telling, grazie a uno smartphone, può accompagnarci in metrò, tallonarci durante il jogging, seguirci al supermercato. Ormai il fenomeno è virale: il podcast spopola, insidiando la supremazia del libro di carta. E ci si chiede quali saranno le ragioni profonde - al di là della diffusione capillare di tablet e pc - che spingono le playlist a scalare il dominio delle biblioteche.

Prova a dare una risposta Marco Cappelli. Nuova star del podcast, grazie al suo scaricatissimo Storia d' Italia che ha superato i 600 mila download (secondo solo alle conferenze di Alessandro Barbero), ha una teoria: «Sta accadendo all' audio ciò che prima è successo al video - spiega dalla sua casa di Bruxelles dove sta regalando il ritmo di un action movie a storie come il Regno dei Vandali -. Un tempo fruivamo dei nostri contenuti in base a palinsesti decisi dagli editori della tv.

Oggi siamo noi a costruire il nostro menu, che sia su una piattaforma on demand o su YouTube». Aggiunge: «Il podcast permette di personalizzare: seguire un corso di filosofia antica o ascoltare una lezione sull' Alto Medioevo. E soprattutto possiamo farlo quando più ci è più comodo».

Il segreto dei podcast di successo è quello di divulgare attraverso un sapiente story telling un prodotto alto, solitamente ostico, sciogliendolo nel racconto che sconfina in favola. Ma riuscirà il fascino degli Omero 4.0 a soppiantare la diffusione del libro di carta? L' autore di un podcast è il primo a sostenere che non c' è nessuna rivalità, ma al contrario un mutuo soccorso che finirà per fare solo del bene alla cultura. «Il boom dei podcast aiuterà a leggere di più e meglio», conclude Cappelli.

A fronte, però, di un successo incalzante delle storie da ascoltare i puristi della lettura, i feticisti dell' odore emanato dalla pagina scritta, temono che questo nuovo media finirà per impigrire le menti, sempre più abituate a un rapporto passivo con un testo spesso farcito (e per alcuni drogato) dai colpi di scena. Ma i sostenitori del podcast insistono: il racconto orale è composto dagli stessi mattoni del romanzo, e viceversa. Così come ogni bel video di cucina italiana, alla fine, rimanda alla prima edizione dell' Artusi.

«Non c' è argomento, e quelli culturali sono fra i più scaricati, che non tragga giovamento da questa costruzione ingegneristica così appassionante come il racconto», spiegano. Secondo il rapporto Nielsen, nel 2019, l' esercito delle «voci narranti» è riuscito a raccogliere, davanti a un pc o a uno smartphone, oltre 12 milioni di ascoltatori, per una crescita in termini di audience rispetto all' anno precedente, pari al 16%. Lo streaming ha impresso una spinta mai vista ai podcast e ora i loro fruitori sono gli stessi che utilizzano le piattaforme per i contenuti più vari, da YouTube a Netflix sino a RaiPlay.

Si tratta di un pubblico che ha acquisito dimestichezza con le app che permettono di ascoltare in casa, come in auto o in metrò, i nuovi aedi in versione digitale. Informarsi, rilassarsi, divertirsi, scoprire i nuovi contenuti sono i «driver» che determinano la scelta: i podcast rappresentano un' ulteriore fonte per un pubblico iperconnesso, bombardato di informazioni, ma comunque affamato di contenuti.

Va da sé che sia un errore considerare il podcast una radio «on demand». A dimostrarlo, in 192 pagine, è Chiara Boracchi, autrice di Branded Podcast, che dimostra, con dati e numeri, perché conviene oggi puntare su questo media. «Il podcast - dice Boracchi - è immediato, personale, intimo. Stimola immaginazione ed empatia: un medium ad alta portabilità che arriva dritto al cuore con la sola forza della voce.

È quindi lo strumento ideale per veicolare in modo efficace messaggi, idee, principi, compreso il valore di un brand». Partendo da questo assunto, l' autrice, giornalista del Centro studi per l' archeologia pubblica (Archeostorie), ha riunito alcuni dei migliori podcaster italiani per raccontare ad aziende e istituzioni culturali le opportunità offerte da questo medium».