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 2021  gennaio 10 Domenica calendario

Vaccini, chi salta la fila

Super ricchi alla ricerca di un accesso facile e veloce al vaccino contro il Covid-19, in barba ai criteri fissati dalle autorità sanitarie su chi per prima debba essere ammesso all’immunizzazione. Dagli Stati Uniti al Regno Unito, il fenomeno comincia a venire a galla in tutta la sua durezza amplificando le criticità sull’equa distribuzione del siero vaccinale.Il britannico “The Telegraph” ha segnalato ieri come The Hacking Trust, società londinese leader nella compravendita di immobili residenziali e commerciali, abbia cercato di “saltare la fila” chiedendo dosi di vaccino per il proprio personale direttamente a medici di Bristol e Worthing impegnati nella campagna organizzata dal sistema sanitario nazionale. Il prezzo offerto come «donazione benefica» per 20 dosi è di 110mila sterline, circa 5mila a pacchetto. L’audace richiesta è stata motivata, a detta della stessa azienda, dall’opportunità di sfruttare i vaccini che, per diversi motivi, non vengono utilizzati, come ad esempio quelli dei cittadini che non si presentano all’appuntamento per la somministrazione. Segnalato da Robyn Clark, uno dei medici a cui è arrivata la richiesta, il caso ha sollevato un polverone che ha costretto la società a fare pubblica ammenda. Sempre nel Regno Unito, tra i primi Paesi ad aver avviato la campagna vaccinale, sembra inoltre che molti medici di base abbiano ricevuto offerte in denaro, fino anche a mille euro, per posticipare la somministrazione della seconda dose del siero immunizzante allo scopo di lasciare che altre persone potessero accedere velocemente
alla prima fase del processo. Cosa che secondo la stampa locale sembra aver portato i dirigenti dei servizi di assistenza a impedire, già a fine anno, cambiamenti al calendario delle vaccinazioni.
Segnalazioni di casi simili arrivano anche dall’altra parte dell’Atlantico. Intervistato dal “Los Angeles Times”, Ehsan Ali, direttore dello studio medico Beverly Hills Concierge Doctor, ha raccontato di aver ricevuto centinaia di offerte “a cinque cifre” per il vaccino contro il coronavirus appena quello Pfizer-BioNTech è stato approvato negli Stati Uniti. Il prezzo che un cliente del californiano Cedars-Sinai Medical Center si è detto disposto a sborsare per ricevere l’iniezione immunizzante il prima possibile è stato di 25mila dollari. Un’inchiesta del “Washington Post” ha rivelato, ancora, come facoltosi cittadini americani, in Florida, abbiano ricevuto, a pagamento, vaccini destinati agli anziani. La proposta è arrivata via posta o telefono dalla stessa casa di cura che avrebbe dovuto somministrarli ai propri ospiti, la MorseLife, a West Palm Beach. La struttura è finita al centro di un’indagine penale.