ItaliaOggi, 9 gennaio 2021
I mancini sono una minoranza trascurata
Vedi anche https://www.cosmopolitan.com/it/sesso-amore/a20897380/gender-queer-cishet-lgbtqiapk-glossario/
Una caratteristica della società «evoluta» occidentale è la sua intolleranza per l’intolleranza: che sia di genere, di razza, di orientamento sessuale o politico, dei gusti carnivori o vegetariani e di molte altre cose ancora. Reclamare la «giustizia sociale» è diventata una significativa attività imprenditoriale negli ultimi decenni e la ricerca di minoranze maltrattate da rappresentare è sempre più frenetica, specialmente in campo sessuale, dove la sigla Lgbt che una volta doveva identificare le varianti Lesbian, Gay, Bi-sexual e Trans-sexual «guadagna almeno una lettera all’anno ed è oramai arrivata a nove caratteri, Lgbtqiapk, di cui poche persone non del mestiere» riescono a ricordare il significato.
Nelle circostanze, è sorprendente che esista ancora una minoranza ben definita, storicamente maltrattata e tuttora discriminata che non abbia chiesto «restituzione» per le indubbie ingiustizie subite: i mancini. Costituiscono circa il 10% della popolazione mondiale, una proporzione stabile da almeno cinquemila anni secondo gli studiosi. Esiste dal 1976 una International Left Handers Day che ricorre il 13 agosto e ha come obiettivo la celebrazione de «l’unicità e la differenza» di quelli che, dalla nascita, preferiscono la mano sinistra. Non si può dire però che abbia attecchito. Eppure le sofferenze storiche dei mancini sono delle realtà: a partire dalle angherie religiose e i sospetti di stare dalla parte di Satana, per arrivare all’obbligo scolastico fino a pochi decenni fa di scrivere con la destra anche quando ciò, per loro, era «contro natura».
Dal punto di vista formale, l’obiezione cristiana deriverebbe dalla parabola delle pecore e dei capri dal vangelo di Matteo (25,31-46): «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli... saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo». Ai capri resta invece il «fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli».
Non va meglio nell’Islam, dove la mano sinistra è «impura», riservata alle abluzioni della dopo-defecazione e mai usata per mangiare o salutare. La distinzione si conserva netta anche nelle lingue neo-latine e anglosassoni: in francese gauche non vuol dire solo sinistra, ma anche goffo o maldestro. In inglese sinister significa semplicemente malvagio. Gli esempi italiani sono già noti ai lettori… La discriminazione dei mancini è stata pesante e duratura. Esiste ancora: gran parte della nostra quotidianità (le forbici, il sistema di scrittura a mano, gli strumenti musicali, le armi da fuoco e molto altro) è chiaramente intesa per l’utilizzo da parte della grande maggioranza destrorsa. Vedremo prossimamente proposte di legislazione per obbligare i fabbricanti di forbici a produrre modelli perfettamente ambidestri? Vedremo proposte per sopprimere la stessa parola ambidestro? Ambimano forse? È uno strano momento, tutto è possibile.