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 2021  gennaio 08 Venerdì calendario

Periscopio

Ogni tanto Renzi, dice Maurizio Gasparri, «alza la voce, e stavolta magari, nel merito, ha pure ragione. Ma quello che cerca, a meno che qualcosa non mi stia sfuggendo, è solo visibilità». Fabrizio Roncone. Corsera.
I 5Stelle sono il meno peggio ma devono ancora capire cosa faranno da grandi visto che li hanno presi dalla strada e sbattuti in Parlamento. Paolo Pillitteri, ex sindaco di Milano (Giannino della Frattina). il Giornale.

«Questo governo va avanti in uno strano paradosso: deciso solo a essere indeciso, risoluto a essere irrisoluto, solido nella fluidità, capace solo nell’impotenza». Non sono i rimproveri di Renzi a Conte, ma quelli indirizzati da Churchill all’inetto Stanley Baldwin il 12 novembre 1936. Carlo Nordio. il Messaggero.

Anche oggi Conte è ossessionato dall’inciampare in un peculato o in un abuso d’ufficio, peraltro una delle ragioni principali dei suoi continui tentennamenti. Ma se, per ragioni di pura prudenza, ha messo da parte il suo partito, non si può dire altrettanto della sua infinita vanità. Ed ecco che lo spauracchio di una lista personale può servire per cercare di mettersi a capo del Movimento 5 Stelle o, addirittura, di proporsi come candidato premier del Pd o comunque di qualcosa che già esiste. Anche se ormai il suo bluff è stato scoperto. Luigi Bisignani. il Tempo.

Come uscirà l’Italia dal Covid? Non lo sa neanche Iddio. Il futuro di fratture storiche come la pandemia è impossibile da prevedere: né l’entità del cambiamento, né la sua direzione. Come detto: fra qualche anno uno storico leggerà magari queste righe, e si divertirà enormemente nel vederci parlare seriamente di questioni che, osservate da allora, parranno come bisticci fra le cortigiane di Maria Antonietta visti da Alexis de Tocqueville. Giovanni Orsina, politologo della Luiss di Roma (Fausto Carioti). Libero.

Della sinistra oggi resta poco. Per vent’anni quelli che si volevano eredi della tradizione antifascista hanno ingaggiato contro Berlusconi un conflitto mimetico in cui combatti l’avversario finendo con l’assomigliarli: è stato letale. Che l’ultimo presidente del consiglio di centro-sinistra alternativo a Berlusconi sia stato Matteo Renzi lo dimostra in maniera icastica. Antonio Scurati, autore di M. L’uomo della Provvidenza. (Luca Mastrantonio). Sette.

«Oggi per chi voti?», chiedo sconcertato. «La sola volta che non ho votato Pd è stato alle politiche 2013 perché non sopportavo l’idea di Bersani. Oggi, sono per l’astensionismo: se uno mi convince, voto; se no, resto a casa». «Sei ancora di sinistra?», insisto. «Sono un libertario. A rigore, perciò, non sono di sinistra, anche se il cuore è lì. Ho una posizione terza: quando la sinistra è per i diritti civili, sono con lei; quando fa la statalista, no. Negli Usa, voterei forse i repubblicani che sono più anarchici». Fabrizio Rondolino, scrittore (Giancarlo Perna). Libero.

Nei secoli in cui alle donne toccava solo quel ruolo ancillare, nei secoli lunghissimi dell’epoca imperiale cinese che scorrevano lenti come acqua limacciosa del Fiume Azzurro, in una remota provincia cinese le donne svilupparono un linguaggio segreto, tutto per loro, perché il silenzio non le inghiottisse per sempre. È il Nüshu, la lingua segreta delle donne che (come un fiore sbocciato, miracolosamente conservato nell’ambra) è arrivato fino a noi da mille anni fa. Come ogni cosa in materia di donne, la percentuale di mistero resta alta: secondo gli studiosi il Nüshu (letteralmente «la scrittura delle donne») potrebbe essere stato creato nel periodo della dinastia Song, dal 960 al 1279, se non addirittura durante la dinastia Shang, più di tremila anni fa. Maurizio Pilotti. Libertà.

A Sofia, venne liquidata anche la figlia del presidente Todor Zivkov, Ljudmilla, considerata troppo «indipendente» rispetto alla linea del regime. Fra gli omicidi politici degli ultimi decenni di giornalisti, scrittori, imprenditori e politici, ricordiamo: nel 1994 l’uccisione del giornalista Dmitri Kholodov, mentre indagava sulla diffusa corruzione nell’esercito; il notissimo caso di Anna Politkovskaija, giornalista di Novaya Gazeta, prima avvelenata nel 2004; si è salvata ma due anni dopo è stata uccisa da due killer, il 7 ottobre 2006, all’ingresso di casa sua. Aldo Forbice. LaVerità.

Quando ero ragazzino avevo una sola certezza, e me la ripetevo continuamente: da grande, non diventare uno di quelli che dicono che era meglio prima. Nicola Savino (Simonetta Sciandivasci). il Foglio.

Edoardo Nesi è alla scrivania dove ha creato tutti i suoi romanzi. Alle sue spalle, è appesa la testiera di un letto del Seicento spagnolo che lo incornicia fra sontuosi ghirigori di legno. «Mio suocero sosteneva d’averla comprata da un autentico nobiluomo in disgrazia», spiega. «Questa casa era sua. L’acquistò a fine anni 60 per riceverci i clienti. Era ancora giovane, ancora non aveva fatto i soldi, ma già immaginava di vendere bene i suoi tessuti se i clienti l’avessero visto nell’agio. Qui sono venuti tutti gli stilisti più importanti». Candida Morvillo. Corsera.

Nell’ultimo quarto di secolo l’Italia si è allontanata da Dio. Solo 75 cittadini su 100 credono nell’esistenza di un «Essere superiore», prima erano 82; solo 65 pensano che la religione aiuti a trovare il senso profondo della vita, prima erano 80; solo 22 non mancano mai alla messa domenicale, prima erano 30. E poi 38 sono dubbiosi, prima erano 30; 23 ritengono che la fede riguardi le persone più ingenue e sprovvedute, prima erano 5; 76 si dichiarano cattolici, prima erano 88; 30 si ritengono attivi nell’apostolato, prima erano 41. Stefano Lorenzetto. Corsera.

Lavoro in una radio commerciale: per noi, tutto ciò che è nuovo è interessante. Ne siamo ghiotti. Mi domando se abbiamo la sindrome del nuovismo, quella specie di coazione a ritenere bella e importante una cosa solamente perché è nuova. E mi dico che sì, forse abbiamo un po’ quella malattia. Ma non è male. Nicola Savino (Simonetta Sciandivasci). il Foglio.

In Lombardia non ci sono solo Milano e dintorni, che comunque offrono chicche come il parcheggio di Lampugnano, il deposito delle Poste di Peschiera Borromeo, l’uomo-mensola e la nave bananiera ormeggiata alla Darsena. Ci sono anche patrimoni più immateriali come i canti da orinatoio, vanto, in realtà, dell’Italia intera. Maurizio Milani, La Lambro. In viaggio da fermi tra i siti Unesco della cintura milanese (Solferino).

Il mio primo amore non aveva volto. O, forse ne aveva troppi. Roberto Gervaso.