ItaliaOggi, 7 gennaio 2021
La lira ingriese, l’ultima idea del sindaco di Ingria per rilanciare l’economia locale
È la lira ingriese. E darà la possibilità agli abitanti di uno dei Comuni più piccoli d’Italia di fare acquisti nei negozi del territorio. Ingria si trova alle porte del Parco nazionale del Gran Paradiso, in provincia di Torino. Conta circa 50 residenti e il sindaco civico, Igor De Santis, ha avuto un’idea originale per rilanciare l’economia locale: ha donato buoni acquisti ai cittadini sotto forma di una nuova, vecchia moneta. La lira.Le banconote, nonostante la denominazione, assomigliano a quelle dell’euro. Gli abitanti le hanno trovate nella cassetta delle lettere insieme con gli auguri di Natale dell’amministrazione.
Che per scongiurare la crisi degli esercizi di vicinato ha regalato ai cittadini due banconote da 20 lire ingriesi e una da 10, per un totale di 50 lire, equivalenti ad altrettanti euro. Buoni sconto che che si possono spendere in qualsiasi negozio della valle che aderirà all’iniziativa.
«Da tempo avevamo in programma un provvedimento per poter intervenire in aiuto alle famiglie residenti nel nostro Comune», ha spiegato De Santis. «Cedo che non ci fosse momento più appropriato delle festività natalizie di questo surreale e difficile anno per rendere esecutiva l’iniziativa».
«Si tratta di un provvedimento in cui si è voluto ritagliare risorse dal bilancio comunale per restituirle ai cittadini in forma di buoni spesa per cercare di essere vicini e uniti in questi giorni in cui lo scenario del vivere in montagna può essere ancora più difficile.
Un sostegno spendibile in generi alimentari nelle attività commerciali della nostra valle Soana.
L’idea di emettere dei buoni acquisto nella misura di 50 euro a cittadino, simpaticamente e iconicamente rappresentanti delle ipotetiche banconote di Ingria da 10 e 20 lire ingriesi, vuole sottolineare l’unità e la rappresentanza delle nostre terre».
Le singole banconote sono da spendere in un’unica soluzione, perché l’unica pecca di una moneta non riconosciuta è che è impossibile consegnare il resto. «Ma i negozi sapranno organizzasi e in ogni caso, sotto le feste, non è difficile spendere tutto un buono da 10 euro anche in panetteria», ha sottolineato il primo cittadino del piccolo paese piemontese.
«È una storica iniziativa di questo Comune, che nel giro di pochi anni, con l’entusiasmo dei suoi cittadini, è diventato un punto di riferimento modello Davide contro Golia», ha commentato il consigliere regionale della Lega, Andrea Cane. «Siamo a ribadire ancora una volta quanto la vita in un borgo isolato di montagna possa avere anche tanti privilegi e aiuti che magari in una grande città non si potrebbero ricevere, senza dimenticare mai le nostre tradizioni».
«Ringrazio l’amministrazione e i dipendenti che hanno lavorato con grande impegno per rendere possibile questa iniziativa», ha detto il consigliere comunale Federico Bianco Levrin. «Lo scopo è sicuramente quello di poter creare un doppio beneficio economico per i residenti e per gli esercizi commerciali della valle Soana, dov’è possibile usufruire della moneta di Ingria».