Avvenire, 7 gennaio 2021
Assange resta in prigione
Un giudice britannico ha negato il rilascio su cauzione al fondatore di Wikileaks Julian Assange, in attesa del ricorso presentato dagli Stati Uniti contro la decisione di non estradarlo. Assange resterà così nella prigione di Belmarsh Prison, a sudest di Londra. Secondo la giudice Vanessa Baraitser, c’è il rischio concreto che il fondatore di Wikileaks potrebbe tentare di fuggire se fosse libero su cauzione. I legali degli Stati Uniti, come previsto, hanno intanto fatto ricorso
contro la decisione di un tribunale britannico di non estradare Assange. Durante l’udienza alla Westminster Magistrates’ Court, l’avvocato Clair Dobbin aveva affermato che Assange non dovrebbe essere rilasciato su cauzione, perché è «capace di straordinarie lungaggini per evitare l’estradizione».