Il Messaggero, 7 gennaio 2021
Lotteria Italia: 5 milioni a Pesaro
La Befana ha portato a Pesaro 5 milioni di euro tramite il biglietto E409084 della Lotteria Italia. Nel Lazio anche l’area dei Castelli festeggia con il biglietto da un milione acquistato da un fortunatissimo abitante fra gli appena 6.326 di Gallicano nel Lazio a un tiro di schioppo da Palestrina. Roma – dove sono stati venduti 680 mila biglietti, di gran lunga la città più a caccia di fortuna in Italia – si è parzialmente rifatta con i premi di consolazione da 50 mila euro: gliene sono stati assegnati ben 5 sui 25 previsti da questa edizione. Come riporta Agipronews, i premi di seconda categoria finiti nella Capitale sono legati ai seguenti biglietti: L 488089, F 031174, F 342799, M 228397, L 421708.
Gli altri tagliandi pesanti hanno baciato il paesino di Prizzi in Sicilia (2 milioni); Altavilla Irpina (AV) con 500.000 euro e Cavarzere (Venezia) con 250.000 euro. A completare il quadro ben 100 biglietti vincenti da 25.000 euro.
Ai fortunati è bene ricordare che ora scattano 180 giorni per riscuotere la vincita e che gli assegni – ulteriore fortuna – saranno esentasse.
Fin qui il lato più brillante della lotteria. Poi ce n’é uno meno sfavillante. Rispetto allo scorso anno, il monte premi totale è sceso a circa 12,5 milioni. Nella passata edizione, sempre secondo Agipronews, i biglietti vincenti furono 205, per un totale di 16 milioni di euro. L’estrazione è avvenuta nel corso del programma tv I soliti Ignoti condotto da Amadeus su Rai1.
LA CORSA DEL LAZIOAnche quest’anno nel Lazio il maggior numero di biglietti venduti per la Lotteria Italia con una conferma del trend che ha sempre visto questa regione leader dei tagliandi venduti. Roma ha assorbito quasi 680 mila biglietti contro i poco più di 200.000 di Napoli e i 320 mila di Milano. Nel Lazio le famiglie se ne sono accaparrati ben 837.380, circa il 18% del dato nazionale di 4,6 milioni, anche se, rispetto all’anno scorso, si registra un calo del 36,8%. Segue a stretto giro la Lombardia, che si attesta a quota 763 mila (-33,4%), confermando anche in questo caso il secondo posto dello scorso anno. L’Emilia-Romagna, con 390 mila tagliandi staccati (-39,7%), si piazza sul terzo gradino del podio, di un soffio davanti alla Campania, che si ferma a 387 mila. Qui il calo è stato del 36%.
Resta il fatto che l’edizione 2020 della Lotteria Italia, con un calo del 31% dei biglietti venduti, pari a circa 2 milioni di tagliandi comprati in meno, è la cartina al tornasole della crisi che ha travolto il settore giochi, pesantemente danneggiato dalle restrizioni introdotte dal governo per frenare la pandemia. Il buco negli incassi è di 10 milioni di euro per le casse statali.
Nonostante il suo forte legame con il costume nazionale, dunque, anche la Lotteria Italia ha mostrato le ferite delle chiusure subite dai centri di vendita. L’intero settore del gioco ha registrato danni gravi: gli apparecchi (slot e Vlt) hanno dimezzato le giocate rispetto al 2019 (a 4,7 miliardi di euro), e le scommesse segnano un -36% rispetto al 2019. Male anche lotterie e Bingo, che hanno perso il 25%, fermandosi a 4,4 miliardi.
La chiusura della rete fisica ha provocato l’emigrazione di parte dei giocatori verso il canale online: per questa edizione i biglietti della Lotteria venduti sul web sono stati 105 mila contro gli 11 mila dell’anno scorso, ma la versione virtuale non è riuscita a compensare le perdite. Con stazioni ferroviarie, autogrill e aeroporti vuoti, si è volatilizzato un biglietto su tre: sono solo 4,6 milioni i tagliandi staccati quest’anno, per un incasso di 23 milioni di euro. Il lockdown del periodo natalizio ha infine inferto il colpo di grazia.
Anche per la Lotteria Italia, quindi, il 2020 si conferma un annus horribilis: è il dato peggiore degli ultimi quarant’anni, ben lontano dai successi degli anni Novanta, quando le vendite superavano i 30 milioni di tagliandi e la Lotteria Italia era la regina delle feste natalizie.
Da segnalare infine che è di circa 30 milioni di euro (540.000 solo lo scorso anno) il totale dei premi non riscossi della Lotteria Italia dal 2002 a oggi.
Diodato Pirone