Il Messaggero, 6 gennaio 2021
Maurizio Lombardi, il camaleonte
Era il monaco Berengario ne Il nome della Rosa, il prete Julio in Chi m’ha visto, il cardinale Assente in The New Pope di Paolo Sorrentino. Fino a oggi gli mancava solo il ruolo di un dio: «Posso dire di aver bruciato le tappe», scherza il fiorentino 47enne Maurizio Lombardi, protagonista – nella parte di un’oscura entità soprannaturale – della serie thriller Up&Down, in questi giorni in streaming su Rai Play con il primo episodio.
Sviluppata da Gaetano Colella e Andrea Simonetti nel laboratorio del premio Solinas Experimenta, e prodotta da Rai Fiction con un budget di 100.000 euro, Up&Down si compone di dieci episodi – nove ancora da girare, in attesa del via libera dalla nuova direzione di Rai Fiction – incentrati su un misterioso ascensore in grado di traghettare le anime dei morti nell’aldilà: «Io sono una specie di selezionatore supremo – spiega Lombardi, nel cast insieme a Paolo Pierobon e Aurora Giovinazzo (la rivelazione di Freaks Out di Gabriele Mainetti) – che controlla le persone che manovrano l’ascensore».
SONTUOSO
Per l’attore, in questi giorni al cinema negli Stati Uniti con il Pinocchio di Matteo Garrone («Un film sontuoso che piace al pubblico, non so perché non l’abbiano candidato agli Oscar per l’Italia»), e da oggi sui suoi canali social con il video recital sulla musica italiana Camaleonte, gli ultimi due anni sono stati un periodo di forte ascesa. In questa stagione sarà nella commedia Scuola di Mafia di Alessandro Pondi, nella parte del figlio del padrino della mafia Frassica, nella serie tv di Canale 5 sul giornale L’Ora Inchiostro contro Piombo, di Pietro Messina, e nella fiction Rai sulla pedo-pornografia di internet Non mi lasciare con Vittoria Puccini.
CHE FACCIA
«Ultimamente la mia faccia risulta giusta per molti ruoli, anche se spesso è la stessa etichetta: l’uomo elegante e viscido, il cattivo o il dandy. Sento che il cinema non mi ha ancora usato per quel che so fare meglio: a me piace il fantasy, la fantascienza». Anche all’estero il volto di Lombardi è sempre più richiesto, chiamato a interpretare il ruolo di un mercante d’arte nella nuova stagione della serie internazionale Riviera, e invitato a partecipare al film su Hemingway Across The River and Into the Trees nel ruolo di «un ricco milanese, marito del personaggio di Sabrina Impacciatore». Nel futuro, la speranza (non remota) di tornare con Paolo Sorrentino: «Paolo ha sempre detto che quella sul Papa sarebbe stata una trilogia. A me lui piace perché è un regista con cui osare. Oggi tutti sono fissati con la recitazione naturalistica, ma un ragazzino che parla davanti alla macchina da presa non è un attore: è un cane».