la Repubblica, 4 gennaio 2021
Per Miyazaki un film e un parco a tema
Il sito della Ghibli apre l’anno con un disegno di auguri di Hayao Miyazaki per i fan: un bue, animale simbolo del 2021 per lo zodiaco giapponese, calpesta un diavoletto violaceo, il virus. Lo studio avverte, “le attività riprendono il 5 in occasione dell’80esimo compleanno del maestro, che sta bene e lavora ogni giorno alla sua nuova creatura”. Malgrado i molti annunci di addio al cinema, il regista va avanti: «Preferisco morire pensando che voglio continuare a vivere», spiega alla fine del documentario che si intitola non a caso Never-Ending Man (Prime Video). Si è gettato in un’impresa che egli stesso definisce “impegnativa e complicata": portare sullo schermo How do you live? dall’omonimo capolavoro letterario iniziato da Y?z? Yamamoto e completato da Genzaburo Yoshino nel 1937. Una sorta di testamento spirituale dedicato al nipote, «per dirgli che il nonno si trasferirà presto nell’aldilà ma lascerà questo film perché ti ama», ha raccontato Miyazaki. Previsto per le Olimpiadi del 2020 in Giappone, slittate causa pandemia, il film uscirà più in là: lo scorso maggio, dopo tre anni di lavoro, i 60 animatori hanno realizzato 36 minuti. How do you live? racconta di un 15enne soprannominato Kopel, in riferimeto a Copernico. Alla morte del padre va a vivere dallo zio, con cui si confronta sulle esperienze vissute a scuola affrontando temi come il bullismo, la visione delle cose, la struttura della società. Una probabile summa della filosofia che permea i mondi disegnati dal maestro e sulla quale sono stati pubblicati due libri: I mondi di Miyazaki a cura di Matteo Boscariol e MondoMiyazaki di Susan Napier. Boscariol raccoglie interventi di autori che affrontano il tema del volo, presente da Porco Rosso a Il castello errante di Howl a Si alza il vento con gli Zero, aerei della Seconda Guerra Mondiale. E poi il pacifismo e la ferrea convinzione che solo nella natura l’uomo può trovare autentica felicità. Il libro di Napier è frutto di due incontri con Miyazaki: si ripercorrono in modo cronologico, avvincente e approfondito, vita e carriera dell’autore, “dimostrazione che gli animatori hanno un controllo maggiore sull’estetica rispetto ai registi di film live action”. Nato nel Giappone devastato dalla guerra, Hayao è sensibile ai temi della catastrofe tecnologica e ambientale, “una parte di lui vede la fine del mondo come un evento catartico, se non purgativo”. In un’epoca in cui nel cinema giapponese le donne sono relegate al ruolo di aiutanti o fidanzate, Miyazaki crea eroine, giovani e anziane, memorabili. Tratto distintivo della sua animazione è l’intreccio tra fantastico e reale, metamorfosi e sogni che creano mondi minuziosamente immaginari: dal 2022 diventeranno realtà con l’inaugurazione del Ghibli Park, area ecologica ispirata ai film, da La principessa Mononoke a La città incantata.