Anteprima, 28 dicembre 2020
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Biografia di Barbara Rose
Barbara Rose (1936-2020). Critica d’arte. «A lungo assistente di Leo Castelli, formatasi alla Columbia University di New York, allieva di grandi studiosi come Meyer Schapiro e Rudolf Wittkower, Rose aveva una profonda conoscenza della scultura romanica, dell’arte medievale e del Barocco. Sorretta da questa cultura, si era accostata alle avanguardie, senza mai aderire alla fantasmagoria del presente, pensando l’avventura ermeneutica come un gesto “politico”, non come una cronaca imparziale e algida. Responsabile della diffusione del termine “Neo-Dada” e creatrice del neologismo ABC Art, Rose ha raccontato Jackson Pollock, Georgia O’Keeffee, Lee Krasner, Robert Rauschenberg, Jasper Johns, Andy Warhol, George Segal e Cy Twombly e, insieme, ha seguito Donald Judd, Dan Flavin, Robert Morris, Ad Reinhardt, Ellsworth Kelly, Carl Andre […]. Seduttiva, molto bella, animata da un involontario cupio dissolvi, aveva un temperamento nomade. Poliglotta, era sempre in viaggio: si sentiva a casa propria ovunque. Pur restando intimamente americana, trascorreva diversi mesi dell’anno in Europa. Parigi, Madrid. Adorava il nostro Paese. Aveva una piccola tenuta vicino Todi. Conosceva bene gli artisti italiani (stimava soprattutto Nino Longobardi e Roberto Pietrosanti). Nominata tra i vicedirettori dell’Enciclopedia Treccani dell’Arte contemporanea, collaborava con il Corriere della Sera e, dal 2011, con il suo supplemento culturale, la Lettura» [Trione, Cds].