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 2020  dicembre 31 Giovedì calendario

Le cifre dell’anno da studiare a fondo

Mai come nel 2020 la statistica è stata il pane quotidiano di miliardi di persone. Numeri e grafici con alta carica di drammaticità ma anche altri che proiettano un futuro di ripresa, forse di grande ripresa. Il dato peggiore: a ieri, 30 dicembre, 80,5 milioni di persone nel mondo sono state ufficialmente contagiate dal virus Sars-CoV-2, per 1,8 milioni di morti (fonte, Worldometers). Con un record deprimente, che deve fare pensare, dell’Italia: prima al mondo per deceduti in rapporto alla popolazione, 120,85 su centomila abitanti. E terza per numero di morti su numero di contagiati: 3,5%, livello più basso solo di Messico (8,5%) e di Iran (4,5%), secondo la statistica della John Hopkins University. Altro numero del 2020 sul quale è e sarà utile riflettere: nel Paese nel quale la pandemia è iniziata, la Cina, i casi ufficiali di contagio a ieri sono stati 87.027, all’81° posto della lista di Worldometers, per 4.634 morti (nella sola Italia, più di 73 mila). Fondamentalmente, la risposta cinese, basata su un lockdown assoluto imposto con l’esercito in strada e davanti alle porte, poteva avere successo solo in Cina, dove l’apparato dello Stato è pervasivo, indiscutibile e fondato sulla forza. In Occidente, dove si è per lo più cercato di seguire la stessa strada, il modello non poteva avere lo stesso successo e infatti non l’ha avuto: al cospetto della possibilità di altre pandemie in futuro, i Paesi democratici dovranno prepararsi sulla base di strategie che non ruotino attorno ai lockdown, poco efficaci in società libere, ma su una Sanità e su una prevenzione diffuse e rapide nella risposta. Qui, la buona notizia è che molto si può fare. Se la scienza e le imprese sono riuscite nel 2020 a produrre vaccini in 11 mesi dallo scoppio dell’epidemia a Wuhan, contro gli anni e anni impiegati a sviluppare i vaccini del passato, la possibilità di mettere sul terreno una rete di difesa efficiente oggi non è più impensabile, date le conoscenze scientifiche e le risorse a disposizione. Dal punto di vista dell’economia, infine, un dato esemplificativo di come la pandemia sta cambiando tutto: il 30 gennaio scorso, il titolo Amazon valeva 1.870 dollari, l’altro ieri, 3.322. Scienza e hi-tech sono potenzialmente capaci non solo di fornire mezzi contro le pandemie ma anche di disegnare futuri migliori. Se lasciate lavorare. Potrebbe essere un buon 2021.