Corriere della Sera, 31 dicembre 2020
Il marmo bianco di Mar-a-Lago fra Donald e Melani
Via il marmo bianco e i rivestimenti in legno. La furia di Donald Trump si abbatte anche sul nuovo arredamento studiato da Melania. Più passano i giorni e più il presidente in carica somiglia al «Re Lear di Mar-a-Lago» come ha scritto il conservatore New York Post. Isolato, iracondo. Carico di risentimento nei confronti dei «traditori», quei repubblicani che non lo hanno seguito nella velleitaria guerriglia per ribaltare la sconfitta del 3 novembre. Ieri per esempio ha chiesto le dimissioni del governatore della Georgia, l’ormai ex trumpiano Brian Kemp, con il solito tweet: «È un ostruzionista che rifiuta di riconoscere la mia grande vittoria in Georgia. Dovrebbe lasciare l’incarico».
La rabbia di «The Donald» non ha risparmiato neanche la First Lady. Kate Bennett, la giornalista della Cnn che ha scritto una biografia non autorizzata su Melania (Edizioni Piemme in Italia), ha raccontato i retroscena. Mercoledì 23 dicembre la coppia presidenziale arriva in Florida per le vacanze di Natale. Nelle ultime settimane Melania aveva ingaggiato la decoratrice di interni Tham Kannalikham per rinnovare gli appartamenti privati del resort-club di Mar-a-Lago. In particolare la stilista si è occupata dei circa 300 metri quadrati che i Trump dovrebbero occupare a partire dal prossimo 20 gennaio, quando dovranno lasciare la Casa Bianca a Joe e Jill Biden. L’idea, riferisce Bennett, era creare uno spazio più aperto e nello stesso tempo più funzionale a un lungo e stabile soggiorno. Meno orpelli dorati, più marmo bianco e legno opaco.
Melania è andata sul sicuro. Tham, 43 anni, originaria del Laos, è una sua scoperta. Ha uno studio a New York, ma nessuno la conosceva prima del 2017, quando fu chiamata a rinnovare le stanze private nella residenza presidenziale a Washington. All’epoca il leader americano apprezzò i cambiamenti, nel segno, si scrisse allora, del neo-classicismo. Questa volta, invece, dopo una rapida occhiata, Trump è sbottato, alzando la voce con gli incolpevoli manager del club. Immediato il contrordine: togliete questa roba e rimettete tutto a posto, com’era prima.
La Cnn ha inserito il siparietto coniugale in un contesto più drammatico. Il Paese è spazzato dalla pandemia; la distribuzione del vaccino è partita male; migliaia di americani si mettono in fila per un pacco viveri. E il presidente che fa? Gioca a golf tutto il giorno e litiga con la moglie perché non gli piace la nuova mobilia. In realtà Trump tornerà ad agitarsi subito dopo il party di Capodanno con 500 invitati, nonostante le restrizioni. Il 4 gennaio terrà un «comizio della vittoria» a Dalton, in Georgia, alla vigilia dei ballottaggi decisivi per gli equilibri del Senato. Poi l’attenzione si sposta al 6 gennaio: prevista un’affollata manifestazione di trumpiani a Washington, mentre il Congresso dovrà ratificare i risultati del 3 novembre.