Il Sole 24 Ore, 27 dicembre 2020
I guadagni delle donne manager in Italia
Aumentano i compensi delle donne manager di società italiane quotate in Borsa, ma aumenta anche il divario rispetto agli uomini. È il risultato di un’inchiesta del Sole 24 Ore, il «pay watch» delle buste paga rosa.
Miuccia Prada si conferma la più pagata tra le donne manager delle società italiane quotate in Borsa. L’anno scorso la stilista milanese ha percepito uno stipendio di 12 milioni e 574 milioni di euro, 169mila euro in più rispetto al 2018. Tutte le cifre di quest’articolo sono al lordo di tasse e contributi.
Le dieci donne più pagate nel 2019 hanno guadagnato 34,48 milioni di euroi, il 25,4% in più rispetto ai 27,5 milioni delle prime dieci del 2018. I primi dieci uomini l’anno scorso hanno guadagnato 180,2 milioni, il 43,2% in più rispetto ai 125,8 milioni dei primi dieci del 2018.
In media i primi dieci uomini hanno guadagnato 18 milioni ciascuno, contro i 3,45 milioni delle prime dieci donne. Questo significa che, in media, ciascuno dei primi dieci guadagna quanto 5,2 donne. Nel 2018 il rapporto era 4,57. La seconda donna più pagata è Alessandra Gritti, top manager della finanza, vicepresidente e a.d. di Tip (Tamburi investment partners). Tra stipendio e plusvalenze sulle stock option ha totalizzato 8,3 milioni, +79% rispetto al 2018, quando era sempre la seconda busta paga rosa.
Terza Laura Cioli, a.d. del gruppo Gedi (ex Editoriale L’Espresso) fino al perfezionamento, lo scorso 23 aprile, della cessione dalla Cir dei figli di Carlo De Benedetti al gruppo Exor di John Elkann. Grazie a un incentivo all’esodo di quasi 1,85 milioni riconosciutole nel dicembre 2019, Cioli, che nel 2018 non era tra le prime dieci, è salita sul podio, con 2,9 milioni di guadagni. Oltre allo stipendio, la somma include un bonus di 100mila euro, il controvalore di azioni gratuite Gedi per 47.833, i gettoni dai cda di Pirelli (110mila) e Brembo (95mila).
Quarta la fiorentina Micaela le Divelec Lemmi, a.d. di Ferragamo, con 1,93 milioni, di cui 1,13 milioni di bonus. Retrocessa dal terzo al quinto posto Monica Mondardini, con 1,8 milioni. L’a.d. e d.g. del gruppo Cir, presidente di Sogefi, ex vicepresidente di Gedi (151.400 euro in meno).
I dati del «pay watch» femminile sono stati elaborati dal Sole 24 Ore in base ai documenti pubblicati dalle società quotate, utilizzati per il «pay watch» dei manager (la classifica assoluta è stata pubblicata il 18 aprile 2020; la classifica solo delle donne del 2018 è stata pubblicata il 26 gennaio 2020). Sono calcolati i compensi monetari, le plusvalenze su stock option nel momento dell’esercizio, il controvalore di azioni gratuite quando matura il diritto a ricevere i titoli, eventuali plusvalenze su altri strumenti finanziari, ad esempio i warrant ceduti al momento della quotazione che hanno reso ricchi alcuni manager di Nexi. Sono esclusi i «benefici non monetari», i fringe benefit, come polizze sanitarie o previdenziali, uso di mezzi di trasporto, abitazioni.
Solo Miuccia Prada ha raggiunto la piena parità di genere nella busta paga, eguagliando quella del marito, Patrizio Bertelli, entrambi sono a.d. della loro azienda, quotata a Hong Kong. Nella classifica assoluta la stilista è ottava, dietro all’ex a.d. di Atlantia, Giovanni Castellucci, al quale sono stati riconosciuti 14,16 milioni complessivi, grazie a una buonuscita di 13,096 milioni da pagare a rate (ha incassato metà della somma, ma c’è un contenzioso con i Benetton).
Il manager più pagato del 2019 è Paolo Bertoluzzo, a.d. e d.g. di Nexi. Tra stipendio e bonus ha percepito 4,038 milioni. Ma ha quadagnato quasi dieci volte tanto con la quotazione della società di pagamenti digitali, monetizzando i warrant acquistati a inizio 2017, nei quali aveva investito 1,84 milioni, con plusvalenze per 39,1 milioni. In totale Bertoluzzo ha guadagnato 43,17 milioni.
Il secondo più pagato è John Elkann, 37,75 milioni, di cui 6,24 milioni di compensi monetari per gli incarichi al vertice di Exor, Fca e Ferrari, e 31,5 milioni di plusvalenze su stock option Exor. Terzo Remo Ruffini, presidente e a.d. di Moncler, con 21,13 milioni, in larga parte in azioni gratuite (18,1 milioni).
La seconda vdonna più pagata, Gritti, è 16ma nella classifica assoluta, Cioli è 53ma, le Divelec 82ma, Mondardini 89ma. Tra i 100 manager più pagati le donne sono solo cinque, una in più del 2018. La classifica delle donne più pagate prosegue con il sesto posto di Alberta Ferretti di Aeffe con 1,56 milioni (102ma in classifica assoluta), Gina Nieri di Mediaset con 1,53 milioni (108ma), Roberta Neri ex a.d. Enav con 1,42 milioni (116ma), Tatiana Rizzante a.d. di Reply con 1,37 milioni (122ma), Diva Moriani che tra le cariche operative nel gruppo Intek-Kme e i consigli di Generali, Eni e Moncler ha totalizzato 1,057 milioni (173ma).
Undicesima delle donne è Maria Laura Garofalo, a.d. di Garofalo Health care (Ghc), con 1,038 milioni (177ma in totale), seguita dall’ex presidente Enel, Patrizia Grieco, che ha ricevuto 657.244 euro dal gruppo Enel (di cui 207.244 dal board di Endesa, in cui è tuttora), più 226mila dai cda di Ferrari, Amplifon, Anima Holding, per un totale di 883.268 (193ma). Tredicesima Michaela Castelli, 199ma nella classifica assoluta, con 855mila euro da cinque incarichi: presidente di Nexi (451.000), Acea (146.000), Sea (non quotata, 120.000), consigliere di Recordati (88.000) e La Doria (50.000). Valentina Volta, a.d. di Datalogic, con 846.685 euro è 203ma. Daniela Gavio, vicepresidente Astm, con 819.153 è 208ma. Azzurra Caltagirone, vicepresidente di Caltagirone Spa e Editore, a.d. Il Messaggero e nel cda di Banca Generali ha totalizzato 678.602 euro, è 238ma. Suzanne Heywood, presidente di Cnh Industrial (Exor) e nel board di The Economist, con 634.041 è 256ma. Marina Berlusconi, presidente Mondadori e consigliere Mediaset, con 555mila è 282ma. Emma Marcegaglia è 305ma, tra presidenza Eni e consiglio Gabetti ha ricevuto 510mila euro.