la Repubblica, 27 dicembre 2020
Vacanze di Natale con De Laurentiis, Lotito & Friends
La seconda ondata, le difficoltà economiche, il Natale con chi puoi, i cinema chiusi, manco una coppia di comici in circolazione, stava per calare un grigio sipario, quand’eccoli, con la nobiltà delle maschere e la consapevolezza dei ruoli: De Laurentiis e Lotito, I Due Presidenti, e manco chiamano Trinità, bastano loro e lo spettacolo continua. Recitano a soggetto, hanno il copione in testa, perché il copione sono loro: two men show. Diversi, ma unici.
De Laurentiis è un anemometro umano. Misura il vento, precede il soffio. Giustamente disprezza chi sale sul carro dei vincitori, lui fa da battistrada. Chi è privo di fantasia ancora omaggia Di Maio, lui è avanti, di mesi o anni, comunque avanti. Esordisce: «Mario Draghi, di cui sono un estimatore, mi ha telefonato per farmi gli auguri di Natale». Potrebbe fermarsi lì e avrebbe già vinto. Delinea una inaspettata reciprocità, professa e confessa. Orbita intorno al sol dell’avvenire. Poi esagera. Riferito al verdetto che gli ha tolto lo 0 a 3 a tavolino con la Juve: «Draghi mi ha espresso compiacimento per la sentenza, da uomo di Stato». Gli prefigura un incarico istituzionale che al momento non ha, ma è questione di tempo, quisquilie. Mario Draghi, romanista all’anagrafe del tifo, non conferma e non smentisce, come ovvio. In silenzio annota che politica e calcio si sposano per poter litigare ogni giorno: da ora migliaia di juventini sono contro l’ipotesi di un governo di unità nazionale da lui presieduto e al Quirinale manderebbero piuttosto Lotito. Che interviene con un video cosiddetto amatoriale (ma chi l’ha girato non l’ama) dal suo Natale a Cortina. Un successo di pubblico. Trenta secondi da guardare a ripetizione, come immagini a cui non riesci a credere. Tutto troppo ingenuo per non essere furbo: la baita legnosa, l’abete luccicante sullo sfondo, un sacchetto di carta in mano, il montone proteso dall’effetto panettone, la sciarpa che s’infila al collo e riappare al grembo come un tovagliolo al momento dei sughi. Manca il commento della Gialappa’s, ma lo senti ugualmente. O ci pensano gli utenti di Twitter: «Se salta il bottone muore il cameraman», trafitto dal proiettile. Rivolto all’ampia platea di «Lotito & Friends» – parole sue – il secondo presidente scende dalle stelle, s’accomuna, rende partecipi, evoca «forza di combattere e valori a cui siamo legati dal punto di vista umano».
Due grandi che per la nostra allegria, direbbe il Manzoni: “sospeser le gioie dei prandi festosi, assursero in fretta dai blandi riposi”. Quanto a voi, tifosi & friends: “Dormite fra i sogni giocondi d’error”.