la Repubblica, 27 dicembre 2020
Il bugiardino del vaccino Pfizer-BioNTech
Il V-day inizierà tre ore in anticipo rispetto alla prima iniezione. Tanto serve per portare il vaccino di Pfizer-BioNTech dalla temperatura antartica di -70 a quella di frigo: 2-8 gradi. Se si ha fretta, basterà prendere una singola fiala e tenerla mezz’ora a temperatura ambiente. Poi potrà partire la campagna vaccinale, con i gesti ben codificati che hanno le sembianze del rito, descritti nel libretto delle istruzioni, solo online per risparmiare i tempi di stampa.
«Prendere il flaconcino scongelato e capovolgerlo delicatamente per 10 volte prima della diluizione» recitano le istruzioni. «Non agitare». A quel punto può intervenire la prima siringa. Inietterà 1,8 millilitri di soluzione fisiologica (sodio cloruro) nella fiala per diluirla. Altri dieci capovolgimenti, poi diventerà importante l’ispezione visiva: «In presenza di particelle o in caso di alterazione del colore, gettare il vaccino» spiegano i produttori del vaccino, che ha il nome commerciale di Comirnaty.
La fiala scongelata e diluita resta stabile per 6 ore. Sull’etichetta va annotata l’ora di preparazione e al momento della scadenza il vaccino va gettato. Per questo è importante che i 5 vaccinandi (ogni fiala contiene 5 dosi) siano individuati in anticipo e non tardino all’appuntamento. Il vaccinatore a quel punto procede con «l’aspirare la dose necessaria da 0,3 ml di vaccino diluito utilizzando un ago sterile» e fa l’iniezione.
Chi teme una reazione anafilattica non è espressamente escluso dalla vaccinazione. «Sono stati segnalati casi di anafilassi» si legge nel foglietto. Per reagire a un eventuale reazione grave «devono essere immediatamente disponibili trattamento e assistenza medica adeguati». Chi riceve il vaccino deve essere monitorato per 15 minuti.
Altre conseguenze possono essere ansia e svenimento da paura della siringa: «Risposta psicogena all’iniezione con ago». Non potrà essere vaccinato chi ha la febbre. Per le donne in gravidanza va valutato il rapporto rischi-benefici: gli studi sugli animali hanno escluso problemi, ma le sperimentazioni sull’uomo non hanno coinvolto gestanti (e nemmeno ragazzi sotto ai 16 anni).
Tornando a casa, chi ha ricevuto il vaccino sentirà qualche fastidio. Le informazioni del foglietto illustrativo sono basate sulla sperimentazione su 44mila persone: «Dolore in sede di iniezione (>80%), stanchezza (>60%), cefalea (>50%), mialgia e brividi (>30%), artralgia (>20%), piressia e tumefazione in sede di iniezione (>10%)».
Le reazioni tendono a essere più lievi man mano che aumenta l’età. La piressia (cioè la febbre) è più frequente dopo la seconda dose, vale a dire 21 giorni dopo la prima. Inoltre, chi inizia con Pfizer- BioNTech dovrà restargli fedele. «Non sono disponibili dati sull’intercambiabilità di Comirnaty con altri vaccini». A quel punto, 7 giorni dopo il richiamo, la protezione contro il coronavirus sarà effettiva nel 95% circa dei vaccinati.