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 2020  dicembre 24 Giovedì calendario

Il 2021 dei titoli di Stato

Un anno record per il Tesoro e parecchie novità sotto l’albero di Natale, da un nuovo Btp “corto” al Btp green. Il 2020 è stato da ricordare sotto molti punti di vista, a partire dalle emissioni, pari a 552 miliardi di euro, di cui 182 Bot. Ma anche per i successi: nonostante la mole di carta riversata sul mercato, i tassi medi all’emissione (complice la rete di protezione data dalla Bce a tutta Europa) sono stati pari allo 0,59% contro lo 0,93 di un anno prima (il tasso medio sull’intero stock di debito è pari al 2,4%). Altro elemento positivo, se non proprio un record, l’allungamento della vita media del debito, passata da 6,87 anni a 6,95. Con l’obiettivo per il prossimo anno di «un consolidamento dei risultati raggiunti nel 2020 – ha spiegato ieri il direttore generale della divisione Debito pubblico del Mef, Davide Iacovoni ovvero un allungamento della vita media del debito e un consolidamento della presenza sul segmento dei titoli a lungo termine».
Ma il nuovo anno porterà anche tante – nuove emissioni: 220 miliardi in scadenza più 140 di fabbisogno da finanziare, anche se la crifra esatta dipenderà dall’andamento dell’economia e dalle emissioni sovranazionali (dal Recovery fund in poi). Però il Tesoro ha in programma anche una serie di innovazioni sui titoli di Stato. Andranno progressivamente in soffitta i Ctz, che ultimamente riscuotono ben poco successo e verranno soppianti già nella prima parte dell’anno da una nuova tipologia di Btp “short term”, con una durata compresa tra i 18 e i 30 mesi. Btp con cedola (che può anche essere pari a zero) più flessibile nella gestione e più appetibile anche dagli operatori esteri. L’altra grande innovazione sarà quella dei Btp green, il cui esordio sul mercato è previsto nel primo trimestre: elettivamente diretto agli investitori istituzionali, non è escluso che possa essere esteso anche al retail.
Meno probabile invece che ci sarà spazio per un nuovo Btp Italia: nonostante il successo delle precedenti emissioni, la mancanza di aspettative di inflazione rende poco appetito questo strumento. Si vedrà. Nessun dubbio invece almeno su un’emissione di Btp futura, l’ultimo nato nella scuderia dei tititoli del Tesoro. Sarà sempre riservato alla clientela retail e avrà almeno 8 anni di scadenza.
Del resto, sarà un altro anno impegnativo come emissioni ma la rete degli acquisti di Bce e Bankitalia continuerà a funzionare: nel 2020 ha coperto praticamente tutto il fabbisogno aggiuntivo dell’Italia, comprando oltre 210 miliardi e Iacovoni prevede una «copertura largamente maggioritaria» del fabbisogno netto aggiuntivo anche nel 2021.