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 2020  dicembre 20 Domenica calendario

Intervista a N.A.I.P.

Sul più mainstream dei contesti musicali italiani, quello di X-Factor, si è abbattuto quest’anno un artista insolito, originale, a tratti inquietante: N.A.I.P., acronimo di Nessun Artista In Particolare, è il giovane calabrese che ha spiazzato giudici e pubblico fin dalle prime note di un pezzo divenuto subito tormentone, Attenti al loop.
La sua storia artistica è quanto di più distante dai talent: come si è sentito quando l’hanno chiamata?
Sono andato in crisi totale: mille domande e consigli di due-tre amici… ma poi, accettare, alla luce dei fatti, si è rivelata una buona scelta.
Come è stato il rapporto coi giudici?
Mika è una star internazionale, ma quando si lavora è super stacanovista. Agnelli è un signore, persona tanto rispettosa, mi ha preso subito come un fratellino. Manuelito è un compagno di giochi ed Emma la più empatica.
Ormai affermare di “venire dalla strada” è una specie di lasciapassare per il successo… Lei però dalla strada viene davvero: Lamezia Terme, città calabrese con una lunga storia mafiosa alle spalle. Quanto ha influito questo sulla sua arte?
Credo parecchio: qualcuno diceva che noi siamo dna+ambiente, dunque l’ambiente in cui cresci inevitabilmente ti plasma. Mi piace però il fatto che, a differenza di altri, non vado a sbandierare le mie origini, perché sono dentro di me e non le uso come copertina o banner pubblicitario. È una storia segreta che esce fuori nel momento in cui vieni messo alla prova: chi ha questo tipo di formazione in determinati contesti se la cava. Si può venire davvero dalla strada e non per questo fare rap o trap, ma essere semplicemente persone forti.
Però la sua città ha vissuto momenti di grazia, tra musica dal vivo e iniziative culturali… Quanto le deve? 
Tanto: mi ha permesso di formarmi anche come addetto ai lavori e cioè come persona che, dietro le quinte, sa quanto si fatica per costruire una realtà artistica. Lamezia mi ha dato una coscienza da lavoratore della musica, che non è essere semplicemente musicista.
Quando penso alla sua proposta artistica mi vengono in mente i Cccp…
Sì, non a caso a X-Factor ho portato un loro brano, Amandoti: fanno chiaramente parte del mio background e mi hanno molto segnato. Purtroppo non ho mai avuto il piacere di vedere un concerto di Ferretti e soci, e non conosco alla perfezione tutta la discografia, ma riascoltandoli, oggi, trovo sempre con loro affinità e divergenze.
A X-Factor ha interpretato anche Battiato…
Battiato è uno di quegli artisti che fa parte di un’infanzia continua: quando ascolti i suoi dischi ti sembra di ascoltare tuo padre, ha a che fare col concetto di famiglia. L’influenza di Battiato è come quella di mio padre: ovvia.
Cosa farà N.A.I.P. nella sua vita?
Percepire, sintetizzare e applicare: fare l’autore.