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 2020  dicembre 19 Sabato calendario

Si sono lasciati Gillian Anderson e Peter Morgan

Dopo quattro anni è finita la storia tra Gillian Anderson, l’ex agente Scully di X-Files, e Peter Morgan, il celebratissimo autore della serie The Crown su Netflix in cui l’attrice ha recitato il ruolo della ex premier britannica Margaret Thatcher. Cinquantadue anni lei, cinquantasette lui, non avevano mai vissuto insieme, ma negli ultimi anni si erano affermati come una delle «power couples» della scena cinematografica internazionale, sempre uno accanto all’altra ai vari eventi sulle due sponde dell’Atlantico. Un idillio che sarebbe finito a causa dei troppi impegni e di una vita familiare complicata dai molti figli nati dalle precedenti unioni, anche se garantiscono le fonti alla stampa britannica, visto che la storia non è stata ancora confermata dai diretti interessati non ci sono motivi per cui Anderson e Morgan non dovrebbero restare grandi amici in futuro. Da quando a novembre è uscita la quarta stagione della serie sulla famiglia reale britannica, il nome dello sceneggiatore è stato spesso sulle prime pagine dei giornali per via del polverone sollevato da alcune scelte fatte nel racconto rispetto alla verità storica e dal fatto che più ci si avvicina al presente più gli eventi raccontati sono vivi nella memoria. The Crown ha avuto un successo oceanico, ma dalla famiglia reale sono filtrate parole di disapprovazione per il modo «insensibile» in cui è stata trattata la delicata materia del matrimonio tra Carlo e Diana e del rapporto tra la regina Elisabetta e i suoi figli. 
E il sottosegretario alla Cultura Oliver Dowden ha addirittura suggerito di mettere un annuncio all’inizio degli episodi per spiegare che non si tratta di una verità storica, proposta subito respinta. Ma Morgan si è difeso: la serie nasce da un continuo tira-e-molla tra ricerca e drammatizzazione, com’è normale che sia in un film. 
CANDIDATO ALL’OSCAR
E lo sa bene lui, che nel 2006 era stato candidato all’Oscar con The Queen, il film di Stephen Frears che ripercorreva la settimana immediatamente successiva alla morte di Lady D e i tentativi di Tony Blair di salvare la famiglia reale dal disastro mediatico e storico. E ora è già al lavoro sulla quinta stagione della serie Netflix, in cui a interpretare la regina sarà la venerata Imelda Staunton, già nel cast di Harry Potter e di Downton Abbey ma legata soprattutto alla sua interpretazione in Vera Drake di Mike Leigh. Sul set di The Crown, secondo quanto raccontato da Gillian Anderson, c’era un preciso accordo con Morgan: lei non commentava la sceneggiatura di lui e lui non commentava la recitazione di lei, che le è valsa molti elogi e qualche critica. 
La Anderson ha vinto numerosi premi quando, giovanissima, ha interpretato il ruolo dell’agente dell’FBI Dana Scully in X-Files, dando il via a una carriera ricca di successi. 
All’origine della rottura tra i due ci sarebbero vite diverse e impegnative, con lui che ha cinque figli dal primo matrimonio con Lila Schwarzenberg, una principessa tedesca, e lei che ha una figlia ventiseienne, Piper, nata dal matrimonio con Clyde Klotz, ma anche due figli piccoli, Oscar di 14 anni e Felix di 12, avuto con l’ex compagno Mark Griffiths. È stata anche sposata con un documentarista, Julian Ozanne, dal 2004 al 2006. 
Lei aveva scherzato a gennaio scorso che andare a vivere con Morgan sarebbe stata «la fine della relazione», nata nel 2016. «Funziona bene così com’è, è tutto molto speciale quando siamo insieme. E quando sono con i miei figli, posso essere a loro completa disposizione». E poi vivendo in case diverse si inizia a «sentire la mancanza della persona con cui si sta», raccontava Gillian, sottolineando come fosse una «bellissima sensazione».