la Repubblica, 16 dicembre 2020
Pirelli, con il bond si scommette sulle azioni in Borsa
Sulla carta si tratta del collocamento di un bond. Nella sostanza, soldi presi in prestito dal mercato in cui gli investitori non vanno alla ricerca di un rendimento garantito, ma scommettono assieme all’azienda che i titoli in Borsa risaliranno nei prossimi anni. E non di poco. È la sintesi dell’operazione annunciata lunedì, in tarda serata, da Pirelli: un lancio obbligazionario convertibile da 500 milioni, rimborsabile a cinque anni che non paga cedola ai sottoscrittori.
Il vantaggio di Pirelli è presto detto: allungare la durata del debito (a fine settembre era circa 3 anni), riducendo il costo complessivo. Per Equita il costo medio del debito dovrebbe passare dall’1.99% di fine settembre all’1.85%. E se il tasso è zero, cosa ci guadagna l’investitore che pure si è presentato in forze (con una domanda quattro volte l’offerta secondo fonti di mercato)? Pirelli ha offerto un premio importante: a scadenza, la conversione avverrà con un guadagno del 39% sul prezzo di emissione. Si scommette insomma che dopo i cali del 2020 (-23% il fatturato nei primi nove mesi), il titolo in Borsa torni a girare assieme al mercato degli pneumatici, riguadagnando almeno i livelli di due anni fa.