Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  dicembre 14 Lunedì calendario

L’oroscopo per il 2021? Pace, amore, ecologia

Non solo medici, insegnanti, infermieri: c’è un’altra categoria professionale messa a dura prova dalla pandemia. È quella degli astrologi, specie quelli che alla vigilia dell’anno passato si erano esercitati nella solita triade amore-lavoro-salute con un “andrà tutto bene, con qualche piccolo inciampo” e che oggi, alla vigilia del nuovo anno, si ritrovano accusati di aver fallito la previsione dell’arrivo della catastrofe. Loro, per la verità, si difendono con ardore. C’è chi, come Branko, piazza sul suo nuovo Calendario Astrologico 2021 la scritta “L’unico che aveva previsto tutto” (l’anno scorso aveva infatti annunciato una “nuova e mai provata agitazione il giorno di primavera” e un “un exploit di scienza e medicina”); e chi, come Simon & The Starsnel nuovo L’oroscopo 2021, ricorda di aver azzeccato la previsione dell’arrivo di “muri”, per quanto “simbolici”. “Dire che abbiamo fallito perché non abbiamo annunciato la pandemia è un po’ come dire che il nostro medico di base ha fallito perché non l’ha prevista”, spiega a sua volta Sonia di Astri e Psiche, quasi due lauree e un lavoro in Bocconi lasciato per l’astrologia, mentre Paolo Fox, nel suo nuovo libro per il 2021, liquida il problema così: “Io non dico mai quest’ anno è buono o cattivo, perché per ognuno dei dodici segni c’è sempre un destino diverso”.
Passi il passato. Ma come se la cavano i nostri aruspici per l’anno a venire? Le strategie divinatorie sono quanto mai diverse. C’è il cripto-cartomante che utilizza frasi sibilline e ragionamenti enigmatici: “È l’Anno del Maestrale!”, annuncia Branko nel suo nuovo calendario astrale. “Anche nel 1918 soffiava il Maestrale, ma quell’anno a Napoli ‘come pioveva’, avrebbe poi cantato Milly. Fu l’anno in cui Fiztgerald incontrò Zelda e iniziò l’era del jazz… Come una musica potente, appassionata, carnale, bisogna accogliere e vivere il folle 2020…”. Una categoria fortunatamente un po’ più in voga è invece quella dello psico-indovino: colui che, più che parlare del futuro, scruta il passato, attraverso il tema natale. E, infatti, secondo l’astrologa francese Marie Christine Dean, autrice di Astro-logique. Horoscope 2021, “l’astrologia è occuparsi di sé, conoscersi, eliminare le cattive credenze, gli automatismi sbagliati e le sofferenze inutili”. Praticamente psicoterapia, sebbene in compagnia degli astri.
Ma il modello che spopola maggiormente tra i nostri astrologi è un altro, quello del socio-mago, che si muove agilmente tra filosofia, sociologia e politica, trasformando spesso le previsioni in sermoni. Fulgido esempio è l’astro-blogger Simon &The Stars, che, oltre a definire il 2020 una “lezione alla nostra hybris”, ricorda come “il tema centrale della nuova Era è proprio un diverso senso di appartenenza alla grande famiglia allargata del genere umano, la consapevolezza che ‘nessuno si salva da solo’: sono i valori, talvolta scomodi, di Giordano Bruno, Copernico e Galileo”. Dal socio-mago al socio-mago-ambientalista il passo è breve. D’altronde, “il percorso ecologista dei pianeti in Acquario aumenta il desiderio di tenere pulito il mondo”, discetta Paolo Fox, annunciando che saranno molte le persone che “elimineranno i beni non di prima necessità”. Ma c’è anche chi si occupa di climate change: secondo Tatiana Borsch, astrologa russa, l’entrata di Saturno e Giove in Acquario provocherà “l’espansione della crisi climatica, con conseguenti inondazioni e incendi, accompagnati da disoccupazione, collasso sociale, bancarotta economica”. E pure conseguenze politiche, dall’abdicazione della Regina Elisabetta alla crisi di Putin e dell’eurozona.
Ma insomma chi sono questi astrologi: previsori o strizzacervelli? Conoscitori sociali stile Censis o climatologi? E soprattutto: razionali o mistici, concreti e di buon senso o autentici metafisici?
“La verità”, spiega Marco Pesatori, astrologo e raffinato scrittore, “è che l’astrologia vera non è roba per astrologi. Io sono stato cacciato dalla Rai, nonostante gli ascolti, perché il mio programma, Minima Astrologica, facevo cultura: ma l’astrologia è cultura! Si può fare astrologia banale alla ‘Fix-Fox’, ma non un’astrologia viva e profonda. Quella che è stata cacciata dalle università”. Gli fa eco Sonia di Astri e Psiche: “In passato l’astrologia era legata alle tradizioni pagane ed era tutt’uno con l’astronomia. Poi è stata marginalizzata dal cristianesimo e dall’illuminismo e oggi viene invitata come se fosse il giullare di corte”. Insomma il problema non sono le previsioni, azzeccate o no, ma la qualità di chi le pratica (o decide di non farlo, magari per scandagliare l’inconscio). “E comunque, detto tra noi”, conclude Sonia, “la pandemia noi l’avevamo prevista: la congiunzione di Plutone e Saturno in Capricorno è un evento epocale e da anni se ne parlava nei congressi di astrologia mondiale. Ma nei congressi, appunto, non negli stacchetti tv”.