Il Sole 24 Ore, 9 dicembre 2020
C’erano una volta i Pigs: tassi portoghesi negativi
Anche i Pigs, sarebbe il caso di dire, non sono più quelli di una volta. Il Portogallo, che apriva con la sua “P” l’acronimo che con un certo disprezzo indicava tra il 2011 e il 2012 gli Stati europei in crisi, ieri è invece entrato nel club dei Paesi che possono vantare tassi d’interesse negativi anche sui titoli di Stato decennali. Sul finire della seduta il rendimento decennale portoghese era infatti a -0,06%, anche se poi ha chiuso poco sopra lo zero. Si tratta del primo Paese una volta definito Pigs a varcare questo traguardo. Poco lontano si trova la Spagna (che ieri ha chiuso con un rendimento decennale a 0,031%), mentre l’Italia (0,555%) e la Grecia (0,641%) si trovano più lontane. Il merito ovviamente è della politica monetaria ultra-espansiva della Bce, che ha portato sotto zero quasi tutti i titoli di Stato europei. Ma un po’ del merito va anche al Portogallo, che – da quando chiese l’aiuto al tanto vituperato Mes nel 2011 – ha messo a segno un forte miglioramento: dal 2012 al 2019 il suo Pil è cresciuto del 26,1%, contro il 21,7% dell’Eurozona, il 20,8% della Spagna e il 10% cumulato dell’Italia.