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 2020  dicembre 09 Mercoledì calendario

L’artista che (forse) crea i monoliti

L’apparizione più recente del monolite è stata domenica: su una spiaggia dell’isola di Wight le sue facce metalliche brillavano nell’alba. «Era una presenza magica», ha detto ai giornali un’abitante dell’isola, Alicia Fishwick, che lo ha fotografato e messo su Instagram «nell’incredulità generale». Il mistero dei monoliti fa discutere dal 18 novembre, quando il primo, un obelisco triangolare in metallo in stile 2001: odissea nello Spazio, è stato avvistato. Un artista messicano (sui social @themostfamousartist, di fama non planetaria, 177 mila follower), pubblica foto e video che sembrano rivendicarli. Ma restano dubbi. 
Cronologia: dopo essere stato visto durante una ricognizione aerea sul deserto rosso dello Utah (coordinate: 38°20’35.0’’N, 109°39’58.0’’W, vicino all’incrocio dei fiumi Colorado e Green) il primo monolite è scomparso la notte del 28 novembre. Lo hanno comunicato le autorità locali, specificando che era stato rimosso «da ignoti». Alto 3 metri, piantato e non solo appoggiato sul terreno, ha generato speculazioni: tra le certezze, che fosse lì dal 2016 (lo dicono gli archivi di Google Earth). Le autorità hanno voluto specificare che «i rivetti con cui le facce sono saldate sono di produzione umana», per fugare congetture sugli alieni. 
Il 1° dicembre compare in Romania, nei Carpazi, un altro monolite di 4 metri. Il 2 dicembre ne spunta un terzo a Atascadero, sulla Route 101 tra San Francisco e Los Angeles. Il 5 dicembre a Oudehorne, nei Paesi Bassi, un quarto. Tutti spariti nottetempo. Domenica all’Isola di Wight. 
Scartati gli alieni, eliminati altri monoliti difformi spuntati in questi giorni (decine, compreso un fallo in legno a Grünten, in Baviera) l’ipotesi più considerata è un’installazione artistica simile a opere paradossali di Maurizio Cattelan o di Banksy. «Ma sembra difficile che i monoliti vengano da loro, che lavorano su iconografie più realistiche», ipotizza lo storico dell’arte Vincenzo Trione. Più facile, speculano alcune riviste di settore, che si tratti del minimalista John McCracken, già autore di sculture simili. O di una land artist, Petecia LeFawnhawk. Ma nessuno di loro li rivendica. Sembra farlo, da cinque giorni, Matty Mo, fondatore del collettivo messicano The Most Famous Artist: posta su Instagram foto di monoliti e per qualche ora ne ha venduto repliche sul suo sito, a 45 mila dollari; chi ha provato a comprarli, però, non ci è mai riuscito. Risponde con sarcasmo ai giornalisti che gli chiedono se si attribuisce l’idea (compresi noi, a cui tocca un laconico «potreste essere sulla pista giusta») e a una reporter di Fox News ha giurato: «In Utah sono di sicuro stati gli alieni». Non conferma mai di avere un ruolo nella comparsa dei monoliti, ma anche il suo Instagram, dove guadagna da ieri mille seguaci l’ora e mette alla berlina i media, somiglia a una performance un po’ beffarda.