La Gazzetta dello Sport, 4 dicembre 2020
I rinnovi di contratto di LeBron James e Anthony David
La coppia più bella dell’Nba è sempre più sinonimo di Lakers. Dopo LeBron James, che mercoledì ha rinnovato per due anni a 70,5 milioni di euro lordi fino al 2023, ieri è stato Anthony Davis a legare il suo futuro ai campioni in carica: era scontato che sarebbe tornato, dopo due settimane di free agency, non che avrebbe detto sì al quinquennale da 156,4 milioni di euro che invece ha sottoscritto. I Lakers gli avevano dato carta bianca, aspettandosi un’intesa di un anno, massimo due. Hanno incassato invece un rinnovo che vuol dire matrimonio duraturo per continuare a vincere insieme. La decisione di Davis rende fenomenale la offseason dei Lakers: erano già i campioni, partono per il 2020-21 da favoriti assoluti, meglio di quello che erano nella bolla. Con la certezza di avere la loro super coppia insieme almeno fino al 2023, quando scadrà il nuovo contratto di James.
Il pattoDietro le decisioni di LeBron e AD c’è ovviamente l’agente che hanno in comune, Rich Paul. Ma anche un patto d’acciaio tra due star che nella loro prima stagione insieme hanno dimostrato di intendersi a meraviglia, sia in campo che fuori. James ha scoperto il miglior partner con cui abbia mai giocato (sì, anche meglio di Dwyane Wade, come ha ammesso la stessa leggenda degli Heat): ha capito che a 35 anni, anche se continua a dominare come ha fatto nella bolla, ha bisogno di un compagno di cui si fida, a cui lasciare prima o poi il ruolo di protagonista. Padre Tempo è l’unico avversario che nessuno sportivo è mai riuscito a battere.. Davis, 27 anni, è il compagno perfetto a cui consegnare le chiavi di Hollywood: il lungo che nella bolla ha vinto il primo anello della sua carriera in fondo ha scelto Los Angeles proprio per questo, per cominciare a vincere dopo i 7 anni a New Orleans da fenomeno che predicava nel deserto. LeBron è stato il partner perfetto: gli ha mostrato come si vince, l’ha lasciato fare in una stagione super per AD, riprendendosi il sedile del guidatore della Ferrari Lakers nei momenti più caldi. Davis è in rampa di lancio nell’Olimpo dei fenomeni Nba, pronto a salire di livello e reclamare il trono di più forte. In questa coppia di fenomeni il plenipotenziario Lakers Rob Pelinka ha visto gli uomini giusti a cui affidare la creazione di un sistema vincente: si è votato totalmente a loro, uscendo dalla corsa ad altri free agent, sicuro di venire ricompensato con la moneta che più interessa ai Lakers, le vittorie.
Il capolavoroPelinka ci ha messo del suo in questo mercato. Il rinnovo di LeBron è stata la ciliegina sulla torta, il sì quinquennale di Davis quello che l’ha reso un capolavoro. Ma il plenipotenziario Lakers si era mosso a meraviglia. «La cosa peggiore che può fare chi vince è perdere tempo a compiacersi di quello che ha fatto – ha detto il giorno prima del via della free agency -: ci sono tante squadre che vogliono il nostro anello, dobbiamo cercare di migliorare». È quello che ha fatto Pelinka, correggendo i difetti dei Lakers nella bolla. La panchina, anello debole del 2019-20, è diventata un punto di forza dopo gli arrivi di Montrezl Harrell e Dennis Schröder, le due migliori riserve della passata stagione. Sotto canestro è arrivato Marc Gasol, che a quasi 36 anni non sarà più devastante come quando era a Memphis ma come uomo squadra ha dimostrato di poter fare ancora la differenza. E poi Wes Matthews sugli esterni, ottimo difensore e tiratore, e gli importanti ritorni di Kentavious Caldwell-Pope, nella bolla il miglior Lakers a non chiamarsi James o Davis, e Markieff Morris. I nuovi Lakers sono versatili e pieni di talento, esperti e intelligenti. Se LeBron e AD lo scorso anno erano troppo spesso da soli, stavolta avranno tanto aiuto. Ma il centro di tutto restano sempre loro, le due superstar a cui i Lakers hanno deciso di affidare il loro presente e il loro futuro. Un futuro che deve fare rima con anelli e titoli, per arrivare a quota 18 prima di Boston, l’eterna rivale ferma che i Lakers hanno raggiunto a quota 17 trofei Nba col trionfo nella bolla. Con LeBron e Davis almeno fino al 2023, il futuro è diventato più chiaro. E vincente.