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 2020  dicembre 03 Giovedì calendario

Oro estratto dalle miniere scozzesi

La Scozia imbocca la via dell’oro. Nel vero senso della parola. Dopo anni di investimenti e passaggi societari, dalla miniera di Cononish si è finalmente iniziato a estrarre il metallo prezioso. L’avvio dell’attività estrattiva nel sito che si trova nelle Highlands rappresenta una pietra miliare nella storia dell’industria mineraria scozzese: in questo giacimento abbandonato la società australiana Scotgold Resources ha intravisto delle interessanti prospettive e a partire dal 2007 ha investito per aprire la prima miniera d’oro in Scozia.L’azienda ora è concentrata sul completamento del piano di espansione: nel 2021 si stima una produzione di 9.910 once d’oro, che dovrebbero poi salire e arrivare a una media di circa 23.500 once l’anno. Estrarre oro a Cononish non è mai stato reputato un lavoro facile: sfide tecniche, tecnologiche e gli alti costi per accedere al metallo prezioso hanno negli anni fatto desistere coloro che ci volevano provare. Ma la caparbietà della Scotgold e dell’uomo d’affari, Nat Le Roux, ex direttore del London Metal Exchange, ha fatto la differenza. L’imprenditore, nato a Edimburgo, ha detto alla Bbc che ha visto «un certo romanticismo» nell’idea di avviare una miniera d’oro scozzese e così ha pompato milioni di sterline per questo progetto. «Quando la miniera di Cononish è stata portata alla mia attenzione sette anni fa», ha detto, «mi è sembrato che avesse un potenziale di investimento interessante».
Se paragonata alle grandi miniere, Cononish è un piccolo giacimento che sarà capace di produrre circa duemila once al mese. Scotgold prevede una vita dell’impianto di nove anni con investimenti per 27,5 milioni di euro e ulteriori 89 milioni di costi operativi. Cifre importanti ma, secondo i piani della società, ci sono ancora margini di guadagno, soprattutto se il mercato dell’oro si manterrà sugli attuali valori. Scotgold, ha riportato la Bbc, crede di poter recuperare 175 mila once in totale da Cononish, per un valore di 260 milioni di euro a prezzi correnti. Diversi studi di fattibilità hanno anche dimostrato che i depositi d’oro a Cononish sono di alta qualità e il fatto di essere «autentico oro scozzese» sta già attirando l’attenzione degli acquirenti.
«Ci sono sempre problemi da superare, ma siamo convinti che la miniera sarà molto redditizia», ha detto l’amministratore delegato di Scotgold, Richard Gray, «Il nostro primo oro non è solo una pietra miliare significativa nello sviluppo del progetto Cononish, ma lo è anche per l’industria mineraria scozzese».
E questa miniera potrebbe aprire le porte a un’epoca d’oro per la Scozia: Scotgold, infatti, è ottimista sulla possibilità di ampliare la miniera in futuro, allungandone la vita; inoltre, ha già identificato altri siti interessanti per futuri investimenti. «Non è che Cononish sia una scoperta fortuita nel mezzo del nulla», ha ribadito Le Roux, «la mia opinione, e quella di altri esperti, è che ci ritroveremo con un certo numero di miniere d’oro nella Scozia occidentale, o sulla stessa scala di Cononish o forse anche un po’ più grandi se il prezzo dell’oro reggerà».