il Fatto Quotidiano, 2 dicembre 2020
L’ex olgettina Barbara Guerra parla di Berlusconi
“Lo scriva: io il 21 dicembre vado in aula e racconto tutto! Parlerò perché Silvio mi ha raggirata”. È un fiume in piena, Barbara Guerra, l’ex olgettina tornata al centro delle cronache per quel “Io lo ricatto di brutto” scritto in una chat alla collega di “cene eleganti”, Aris Espinosa, riemerso all’ultima udienza del processo Ruby Ter, il 30 novembre. Un’udienza sospesa perché i giudici hanno rivisto verso l’alto il valore delle due ville di Bernareggio (da 900 mila a 1,1 milioni di euro), nelle quali abitano Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, altra olgettina. Due case che B., secondo le accuse, avrebbe dato loro in comodato d’uso gratuito per comprarne il silenzio sulle cene di Arcore. È in una di queste ville che incontriamo la Guerra. Seduta nella veranda disegnata dall’archistar Mario Botta, accetta di parlare.
Questa è casa sua o è di Berlusconi? Chi paga le bollette lei, o, come dicono i pm, Silvio?
Questa non è casa mia. Non ho alcun documento, sono un’abusiva. Non ho neanche il domicilio qui e col Covid rischiavo di essere multata ogni volta che uscivo. Silvio mi ospita, è casa sua e paga tutto lui.
Quindi il dubbio che sia frutto di un ricatto è lecito…
Ho avuto le chiavi della villa un anno e mezzo prima di venirci ad abitare. Se lo avessi ricattato ci sarei venuta subito. E se avessi avuto i soldi, ora sarei in America.
E perché allora le ha dato una villa gratis?
Ero una testimone, quando scoppiò lo scandalo, mi licenziai, avevamo sempre i giornalisti sotto casa, mi seguivano anche i maniaci. Silvio nel 2011 mi diede le chiavi e io sono entrata nel 2013. Prima di entrare, Silvio mi fece scegliere 100 quadri che poi trovai in casa. Nel 2015 poi aveva promesso di intestarmi questa casa, ma non l’ha fatto. Silvio fa così: promette e non mantiene mai.
Perché ha deciso di parlare ora?
Perché Silvio mi ha usata e raggirata.
Quando ha visto l’ex premier per l’ultima volta?
A febbraio scorso. Io non ho mai minacciato nessuno, ma non mi sento di pagare per cose di altri. Era lui che invitava a cena le minorenni e le ragazze.
Ha subito pressioni?
Sì, ma dal suo entourage, lui però sa tutto. Per esempio ho dovuto ritirare la costituzione di parte civile in un processo contro Nicole Minetti.
Ma Silvo l’ha pagata a lungo, no?
Nel “periodo delle olgettine” ricevevo un sussidio da 2.500 euro al mese, una misera. Nel 2015, ci ha convocato tutte e ci ha liquidato: 25 mila euro ognuna. Poi per due anni è scomparso. C’era la fila davanti al cancello di Arcore, eravamo tutte lì.
Da allora niente più soldi né lavoro.
Ho chiesto di tornare a Mediaset, lui prometteva e poi scompariva.
Si sente una vittima di Silvio?
So che sto rischiando. Ho provato più volte a denunciarlo per violenza e maltrattamenti psicologici, ma nessun carabiniere ha voluto verbalizzare la denuncia. Sono finita nello scandalo perché sono entrata in un sistema che non mi aspettavo. Mi ha danneggiata.
Sulle “cene eleganti” cosa vuole raccontare?
Non posso parlare, c’è il processo in corso. Però posso dire che sesso ad Arcore non ne ho mai visto. Non erano però proprio cene eleganti.
Però gli atti raccontano un’altra storia…
Mi ricordo il Capodanno del 2012 in Sardegna: 30 donne in piscina e il solo Silvio. Mi rifiutai di partecipare, andai in camera e ripartii subito. C’è anche un’intercettazione su quella vicenda, dove dico che così “si rischiano le malattie…”.
Un mondo finito?
Quel giro c’è ancora tutto. Fino a febbraio scorso sicuramente. Alcune sono ragazze degli anni passati, altre new entry e poi ci sono soubrette della tv. C’è anche un giro romano. Ma non è mai venuto fuori.