ItaliaOggi, 1 dicembre 2020
L’India è in recessione, prima volta in 73 anni
La pandemia di Covid-19 ha mandato l’India in recessione. È la prima volta dal 1947, anno dell’indipendenza dalla Gran Bretagna, 73 anni fa. Il pil è sceso del 7,5% tra luglio e settembre, dopo che già nel trimestre precedente era crollato del 23,9% rispetto all’analogo periodo 2019. La pandemia ha avuto un impatto massiccio nel Paese dal momento che una parte importante della popolazione vive del cosiddetto lavoro informale e ha sofferto molto per il confinamento. Il subcontinente è il secondo Paese al mondo più colpito dal coronavirus dopo gli Stati Uniti, con oltre 9 milioni di persone contagiate. Settori come le costruzioni e l’hotellerie legata al turismo sono in affanno malgrado la ripresa dei consumi legati agli acquisti in previsione della stagione delle feste di ottobre-novembre. Risultati incoraggianti sottolineati dal consigliere economico capo del governo indiano, Krishnamurthy Subramanian, che ha auspicato una ripresa sostenuta dalla domanda più forte di beni di consumo e di investimento sull’onda della fiducia rinnovata per l’arrivo dei vaccini già nelle prossime settimane.Il pil dell’India scenderà del 9,5% quest’anno secondo le stime della banca centrale pubblicate a ottobre. Un po’ più pessimista il Fondo monetario internazionale (Fmi) che ha annunciato il calo del 10,3%, la più forte contrazione fra i grandi Paesi emergenti, prima di un rimbalzo, però, dell’8,8% atteso per l’anno prossimo.