La Stampa, 28 novembre 2020
Intervista ad Alfonso Signorini
In una televisione affollata di prime donne che tengono saldamente in mano domeniche e prime serate, l’arrivo di un outsider è una notizia che destabilizza un sistema che da troppi anni ripete se stesso. Soprattutto se il «nuovo» arrivato si chiama Alfonso Signorini, classe 1964 , considerato il re del Gossip, direttore da 18 anni del settimanale «Chi», che della televisione è stato soprattutto spettatore, critico, opinionista, fino a quando Mediaset non lo ha scelto come uno dei volti su cui puntare. Tanto che è alla seconda edizione del Grande Fratello Vip, la più lunga di sempre, allungata fino a febbraio. Notizia che ha colto i vip chiusi nella casa di Cinecittà di sorpresa causando delle vere crisi di panico
Sei mesi di programma. Ma non avete paura dell’esaurimento dei concorrenti e anche di quello del pubblico?
«Fare due appuntamenti alla settimana con questi risultati, dopo 20 anni di vita di un programma, è veramente tanto. E soprattutto era insperato il successo nei trend topic dei social. Questo ci ha fatto dire proseguiamo. Senza contare che una produzione già avviata costa meno di una da avviare e dobbiamo tenerne conto in questi tempi. E poi altri reality, come l’Isola, navigano ancora nell’incertezza».
Nella casa c’è chi però non ce la fa più. Francesco Oppini, Elisabetta Gregoraci, Enock, il fratello di Balotelli.
«Francesco non riuscirà a mollare Tommaso Zorzi. Elisabetta dopo aver parlato con il figlio Nathan credo che rimarrà. Enock invece lo vedo esaurito»
In questo Grande Fratello Vip s è stato protagonista l’amore fluido. Da Gabriel Garko, all’amicizia speciale tra Oppini e Zorzi, ai baci della Dayane Mello e Adua Del Vesco. Una nuova educazione sentimentale per il grande pubblico di prima serata?
«E’ un terreno minato per un pubblico così tradizionalista come quello della tv generalista, però a me piace molto che si respiri questa aria di assoluta normalità, così lungamente nascosta e repressa. Non siamo abituati all’affettività tra due persone dello stesso sesso, prima che all’omosessualità. Due uomini che si abbracciano prima di dormire o si tengono la mano fa subito scattare pensieri di attrazione sessuale. Ma perché non può esserci invece solo attrazione affettiva?».
Quella che lega il convinto omosessuale Zorzi e il convinto eterosessuale Oppini?
«La loro amicizia speciale mi ricorda la fase iniziale del film "I segreti di Brokeback Mountain". C’è l’empatia tra due anime che si respirava in quel magnifico film e che potrà trasformarsi in un’amicizia fantastica oppure in una storia, anche se non credo perché Francesco è convintamente eterosessuale».
Anche tu lo eri. Hai convissuto 7 anni con una donna prima del coming out. Giusto?
«Sì ero molto innamorato. E pensa che Paola ancora oggi non crede che io sia omosessuale e pensa che lo faccia per esigenze televisive. La verità è che mi sono innamorato di un uomo e questo i ha dato il coraggio di dirlo ai miei genitori. E mio padre davanti alla gallina fumante della domenica, dopo la mia confessione e dopo 30 secondi di silenzio tremendo ha detto in milanese. "Mi l’avevo semper di’". Io l’avevo sempre detto».
Come la metti con la Chiesa visto che sei cattolico praticante?
«La Chiesa è fatta di uomini e ho incontrato sacerdoti che mi hanno sempre accolto. Poi è ovvio che la Chiesa nel suo dogmatismo e nella sua ritualità prevede che tu ti penta di quella che per loro è una perversione e per me è semplicemente un istinto. E questo mi fa più difficoltà. Ma lo devo fare e allora ogni volta che vado a confessarmi mi pento, ma lo faccio sempre con un senso di fastidio, perché l’imbarazzo non lo sento più».
Dentro alla casa molti parenti di. Mi manda Picone?
«Oppini non lo conoscevo personalmente però mi dava l’impressione che ci fosse un mondo sotterraneo da esplorare. E dopo i primi colloqui ho capito che era perseguitato a livello nevrotico dall’essere il figlio di Alba, una mamma ingombrante. Per lui questo programma significa dimostrare che oltre al figlio di Alba c’è di più. E così anche "il figlio di" diventa estremamente nuovo e interessante. Adesso Alba è diventata la madre di Francesco Oppini».
Sarà seccata?
«Un po’ sì, la conosciamo. Le ho detto che una delle migliori prove che ha dato è quando è stata zitta al Grande GF per 30 secondi davanti al figlio».
La Gregoraci?
«E’ entrata piena di gabbie e piano piano le sta lasciando cadere. Lei si deve liberare dall’ombra di Briatore».
Facciamo del gossip. E’ vero che Briatore le ha chiesto di nuovo di sposarlo?
«Secondo me sì anche se lui non lo ammetterà mai. Ma secondo me se la sposerebbe domani mattina».
Certo che il gossip di questi tempi non se la passa bene…
«Il momento storico è dell’anti gossip, ognuno sta per conto suo. Ma ci riprenderemo, perché anche il gossip aiuta ad affrontare la quotidianità. Nel momento in cui i interessi agli altri significa che sei curioso, vivo, positivo»
Come ci sei arrivato al gossip, dagli studi di filologia?
«Prima di tutto leggendo i grandi classici. Svetonio e Tacito erano due serve clamorose. Ma lo stesso Seneca. Anche se pettegoli di grande spessore. Le vite dei 12 Cesari di Svetonio erano infarcite di gossip. Così ho affinato il gusto verso la vita degli altri. Lo stesso Cesare, che è molto asciutto nelle sue descrizioni, nel De Bello Gallico si sofferma sulla psicologia umana, descrive i vizi dei generali. Se poi aggiungi una mamma e una zia pettegolissime con cui ho vissuto fino a 30 anni e che hanno rappresentato il mio universo di riferimento allora capisci dove nasce Signorini».
Qualcuno ti ha mai tolto il saluto?
«C’è una persona che io stimo tantissimo con cui non ho più ricucito, il maestro Muti. Ero un giornalista di chiara ambizione e pubblicai un gossip "sentimentale" su di lui. Me la ha giurata. Ecco non avere la stima di una persona che ammiro immensamente mi dispiace molto. Chiesi anche a Pavarotti di metterci una buona parola, ma niente. Ecco quella roba li non la rifarei».
Sei stato criticato per non aver affrontato Balotelli a dovere dopo che ha fatto una battuta volgare su Dayane Mello.
«Io non ho sentito. E’ l’unica verità. Io sono un sordo vero, la gente non lo sa ma io ho gli apparecchi acustici e l’audio in studio non aiuta. Non posso scusarmi di un handicap che ho. Se non ho sentito, non ho sentito. Mi sono arrabbiato con gli autori perché dovevano avvisarmi subito».
Certo un pettegolo sordo è durissima...
«Eh sì il contrappasso».
Lunedì sera allora quale sarà il nuovo ingresso nella casa?
«Cristiano Malgioglio. Torna nel suo habitat naturale e questo porterà una sana ventata di leggerezza».