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 2020  novembre 27 Venerdì calendario

Negli Usa i pick-up vengono taroccati

Negli Usa c’è un nuovo scandalo dieselgate. Ma stavolta i costruttori di auto non c’entrano nulla. Così come nel 2015, a scoprire i misfatti è stata l’Epa, l’agenzia americana per la protezione dell’ambiente: sotto accusa sono finiti circa mezzo milione di pick-up con motore diesel, manomessi dagli utenti e da officine specializzate conniventi per migliorare le prestazioni a scapito dei sistemi di trattamento dei gas combusti.
Più nel dettaglio, sono state “truccate” le centraline elettroniche di gestione del propulsore nonché le linee di scarico, dove sono inseriti i dispositivi catalitici.
Secondo l’Epa, l’impatto ambientale di tali pratiche illegali è incalcolabile, con conseguenze che andrebbero ben oltre quanto successo con lo scandalo emissioni.
Negli ultimi cinque anni le autorità statunitensi hanno portato avanti indagini sulle officine responsabili delle modifiche, scoprendo che la pratica di manipolare i sistemi di controllo e abbattimento delle emissioni è largamente diffusa in tutti gli Usa. E, per la verità, lo è anche nel Vecchio continente.
L’investigazione ha scoperto 28 aziende attive nella realizzazione di almeno 45 differenti software di modifica dell’elettronica motore. E sono già state elevate le prime multe: in Florida, ad esempio, la Punch It Performance Tuning dovrà pagare un risarcimento di 850 mila dollari per archiviare le accuse.
Per ora il caso coinvolge solo i pick-up di grandi dimensioni – con massa compresa tra i 3.855 e i 6.350 kg – prodotti da Chevrolet, Ram e Ford.
Ma questo tipo di frode è tecnicamente possibile su ogni veicolo diesel (e benzina). Ciò significa che l’inchiesta potrebbe allargarsi a macchia d’olio, tanto negli Usa quanto in Europa.
Le emissioni extra causate dalla manomissione di mezzo milione di veicoli equivarrebbero a quelle di 9 milioni di pick-up “regolari” e, secondo l’Epa, avrebbero comportato un incremento di 570 mila tonnellate di diossido di azoto (NO2) – dieci volte in più rispetto a quanto fatto dai veicoli coinvolti nel dieselgate – e 5 mila tonnellate di particolato.