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 2020  novembre 27 Venerdì calendario

John Kennedy Jr. e il caso dei QAnon

Chi è più avanti con gli anni ricorderà quel nodo che gli salì alla gola mentre guardava la diretta in bianco e nero di 57 anni fa. I giovani hanno visto quell’immagine riproposta spesso in tv, sui giornali, in Rete: il piccolo John Kennedy Junior che fa il saluto militare mentre il padre, Jfk, il presidente assassinato a Dallas, viene sepolto nel cimitero di Arlington. Il 25 novembre del 1963, il piccolo Kennedy compiva 3 anni. Oggi ne avrebbe 60 . E per molti americani li ha davvero perché la storia del figlio di Jfk racchiude tre tragedie: la morte violenta del padre, la sua fine tragica in un incidente aereo nel 1999 e il dramma del diffondersi di teorie cospirative che vogliono John Jr. segretamente sopravvissuto e oggi grande burattinaio della crociata trumpiana dei QAnon contro l’establishment politico. La tragedia reale della scomparsa di John John è la storia di un incidente figlio di turbolenze tipiche di una dinastia politica che si comportava come una casa reale: pilotare un aereo da New York all’isola di Martha’s Vineyard da solo, senza copilota e senza avere ancora conseguito il brevetto per il volo strumentale. Doveva essere un volo diurno a vista, ma partì troppo tardi, al tramonto, anche per le discussioni con la moglie, Carolyn Bessette. Avvolto dall’oscurità e dalla nebbia, John perse l’orientamento: il suo aereo si inabissò in mare proprio davanti alla costa dell’isoletta. Per i QAnon, una setta di visionari divenuta movimento con centinaia di migliaia di fedeli, John si salvò ma si nascose e iniziò una nuova vita per sottrarsi alle angherie del deep state. Sarebbe lui Q, l’oracolo della teoria cospirativa, ad aver promosso la candidatura del suo amico Trump (come prova viene offerta una foto, vera, dei due insieme e una dichiarazione, falsa, di John che avrebbe espresso fiducia nelle grandi doti politiche di The Donald). Kennedy Jr. avrebbe preso l’identità di Vincent Fusca, un operatore finanziario di Pittsburgh grande fan di Trump, fotografato spesso dietro di lui ai comizi (non gli somiglia ma si sa: la chirurgia plastica fa miracoli). Fusca sta al gioco e la leggenda è diventata business: su Amazon si possono comprare le t-shirt di Vincent mentre alla festa trumpiana del 4 luglio i QAnon hanno indossato maschere di gomma di John John col cappellino Make America Great Again: una grande tragedia americana precipitata nel grottesco.