ItaliaOggi, 25 novembre 2020
Periscopio
Sulla scuola, i dpcm di Conte fanno solo fumo, nessun provvedimento concreto, solo un immenso tirare a campare per vedere di nascosto l’effetto che fa. Marcello Veneziani. LaVerità.
Winston Churchill diceva: «Quando ero giovane la guerra mi sembrava crudele e divertente. Adesso mi sembra sempre crudele, ma so che essa è anche abominevole». Hèlie de Saint Marc, ufficiale francese della Legione straniera, Mèmoires. Perrin, 1995.
Finché l’economia italiana avrà problemi, finché crescerà l’informatizzazione e la partecipazione sul web, ci sarà sempre spazio per la mentalità grillina. Francesco Alberoni, sociologo. il Giornale.
Si dice che sono amico di Cristiano Ronaldo. Amico è una parola molto forte per me. I miei amici sono i ragazzini di Manacor con cui sono cresciuto. Cristiano Ronaldo è un companero, un collega. L’ho incontrato più volte, lo stimo. Nadal, campione di tennis (Aldo Cazzullo) Corsera.
Sto lavorando su Cleopatra, con cui chiudo la trilogia: Spartaco, Ponzio Pilato e la Regina d’Egitto, appunto. Cleopatra rappresentò, assieme ad Antonio, il tentativo di orientalizzare l’Impero romano. Ma Augusto scelse l’Occidente. È buffo come oggi ci si trovi ancora una volta davanti al grande bivio. Aldo Schiavone, storico (Antonio Gnoli). la Repubblica.
Cari amici arabi del Medio oriente. Mentre molti altrove commerciano aspramente con il mondo, voi trafficate fra di voi. Molti altri paesi liberano la loro stampa mentre voi le mettete la museruola. Molti governanti fondano la loro legittimità sullo sviluppo dell’insegnamento mentre la maggior parte dei vostri ancorano il loro potere appellandosi dalla guerra santa., Altri cercano di attirare gli investimenti stranieri al fine di creare impieghi alla loro popolazione mentre le vostre burocrazie ostili e il perseguimento del conflitto scoraggiamo tutti dall’installare la più piccola delle loro imprese. Thomas L. Friedman, Paix des peuples, guerres des nations. Denoel, 2002.
Il successo di Adenauer nella ricostruzione nacque e prosperò dall’aver interpretato i sentimenti profondi della Germania. I tedeschi non lo amavano ma gli erano grati e lo rispettavano. Il vecchio Cancelliere faceva tutto, e non chiedeva l’aiuto a nessuno. «Il tedesco è, tra tutti i popoli civili, il più facilmente e costantemente governabile. È nemico delle novità e delle resistenze all’ordine costituito», lo scrisse Kant. Piero Buscaroli, Paesaggio con rovine. Camunia, 1989.
I veleni più utilizzati dalle spie russe erano il mercurio (venivano cosparsi a volte i mobili della vittima designata), il fenobarbital (un sonnifero), la ricina e, in tempi più recenti, la diossina, il novichok e il polonio. Il controllo del laboratorio era operato strettamente da Lavrentij Beria, l’uomo più potente del regime, dopo Stalin. Nel libro si raccontano anche le storie di uomini del regime che da «intoccabili» diventavano vittime dei fedelissimi di Stalin e Beria.Oltre ai nemici colpiti a morte venivano «sacrificati» spesso anche i sicari, gli esecutori dei delitti. Aldo Forbice. LaVerità.
Il drogato è un disadattato, soffre gli schemi della società dove è cresciuto: altrimenti che ragione avrebbe di farsi? Acquisito questo dato inequivocabile, ho pensato che fosse indispensabile una rieducazione totale, tabula rasa. Ma come cancellare una mentalità se non si dà uno stacco netto con l’ambiente che quella mentalità ha contribuito a formare? Ecco il punto: si trattava di istituire delle comunità autosufficienti dove ogni contatto con l’esterno fosse abolito. E così abbiamo fatto. Padre Eligio (Vittorio Feltri). Libero.
«Per stare al derby Italia-Polonia: meglio il nostro campione, Indro Montanelli, o il grande Ryszard Kapuscinski?». «Kapuscinski è più nelle mie corde di giornalista internazionale che si è occupato del mondo più che del suo Paese. La credibilità di Kapuscinski è inarrivabile. Da noi, solo Alberto Ronckey gli tiene testa. Inoltre, non mi piacciono i giornalisti che scrivono troppo bene. Sono per i contenuti». Gawronski è un interlocutore calmo ed educatamente franco. Jas Gawronski, giornalista (Giancarlo Perna). Libero.
Tengono in piedi l’editoria libraria i lettori forti, quelli che comprano un libro al mese. Sono appena il 14%. Ora però la stupirò: considerando tv, cinema, musica, giornali e libri, qual è la prima industria culturale nel nostro Paese? Tutti sono indecisi fra le prime tre. Invece è l’ultima. L’editoria libraria vale otto volte il cinema e cinque-sei la musica. Ricardo Franco Levi, presidente degli editori di libri (Aec) (Stefano Lorenzetto). Corsera.
Quando diamo la colpa ai più giovani di essere superficiali, insensibili, poco attenti al prossimo, armiamoci di pazienza, e diamo retta a Charlie Brown che in una striscia particolarmente autocritica confessa: «A volte la notte me ne sto sveglio a chiedermi: “Dove ho sbagliato?”. Poi una voce mi dice: “Questo prenderà ben più che una notte”». E purtroppo quella voce ha sempre ragione. I «Peanuts» di Schulz: il mondo ad altezza di bambino. Maurizio Pilotti. Libertà.
Io e mio padre, ingegnere, stavamo ore e ore al telefono. Tentava di insegnarmi l’economia e io di fargli accettare l’esistenza della psicoanalisi che lui rifiutava con la scusa che non è una scienza galileiana. Ribattevo che l’intera medicina è una scienza che va avanti per tentativi, errori e correzioni. Non accettava che le emozioni fossero considerati oggetti misurabili. A suo parere, uno che di mestiere ascolta il racconto dei sogni degli altri doveva essere un mascalzone. Paolo Guzzanti, I giorni contati. Baldini&Castoldi. 1995.
La signora brandiva i cucchiaini come se fossero sciabole indignate contro quel capitano degli ulani che «in servizio, capite, in servizio» aveva buttato un bacio con la mano a una certa cocotte che stava al balcone, e l’aveva lasciata la mattina alle cinque e mezzo («le prove, sissisgnora, ci sono le prove») passando per la porta di servizio. Un capitano di cavalleria, per la porta di servizio. Un’infamia. Heinrich Boll, Biliardo alle nove e mezzo. Mondadori,1959
Era una di quelle mattine di settembre confezionate per gli dei: un cielo di seta pulita, un sole caldo e una brezza fresca con l’odore di mare. Nantas Salvalaggio, Il salotto rosso. Mondadori, 1982.
Negli occhi di una donna le ombre m’intrigano più delle luci. Roberto Gervaso.