Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  novembre 24 Martedì calendario

India, 28 mila km di nuove ferrovie

L’India ha in programma di elettrificare oltre 28 mila chilometri di linee ferroviarie entro la fine del 2023. Solo nel comparto cargo nei prossimi due anni Delhi costruirà oltre mille chilometri di nuove linee nell’ambito del progetto governativo Dedicated Freight Corridor, secondo un recente report Crisil di Standard & Poors.
Gli investimenti saranno quindi ingenti per treni merci e passeggeri e per il trasporto urbano metropolitano. Perché la rete ferroviaria del subcontinente, già molto estesa, ha una grandissima esigenza di ammodernamento. Pertanto, nella logica del programma di politica industriale Make in India (fare in India) di Delhi, l’esigenza di produrre componenti in metallo per binari, elettrificazione e materiale rotabile dei treni sarà molto elevata. Make in India, oltre agli aspetti di propaganda nazionalista del governo Modi, ha l’obiettivo strategico di accrescere la capacità industriale del Paese.

Self-reliant India: aumentare il grado di autosufficienza in molti settori. Ma le opportunità per le tecnologie italiane per il ferroviario nel subcontinente ci sono. Il governo indiano sta infatti anche perseguendo accordi con operatori di paesi che hanno un know-how di settore più avanzato, tra cui l’Italia. La partnership indo-italiana si basa sull’accordo di collaborazione tra i principali operatori ferroviari dei due paesi: Indian Railways e Ferrovie dello Stato Italiane, che con le società collegate Italcertifer e Italferr già gestisce molti cantieri e progetti approvati per linee ferroviarie e metropolitane in varie città e stati.

Inoltre ci sono opportunità per il settore metallurgico, ferroso e non ferroso. A livello globale, la crisi Covid porterà per esempio l’industria siderurgica a ridurre il peso dei mercati auto e costruzioni, e a puntare sulla domanda di acciaio e leghe speciali per gli investimenti infrastrutturali in vari paesi. E in India il ferroviario è appunto strategico come area di diversificazione per i produttori di leghe in acciaio, alluminio e altri metalli.

Operano già nel subcontinente da anni alcuni importanti player italiani nella metallurgia, che lavorano anche per il ferroviario. Danieli con le tecnologie siderurgiche per produrre componentistica ferroviaria, Lucchini RS con le ruote dei treni, Foundry Ecocer con i prodotti e ausiliari per le fonderie non ferrose. E Saira per gli interni passeggeri

Assieme alle italiane Ciesse e Omer, Saira è una delle migliori società di interni europee. Fornitore storico di Hitachi Italia, Ansaldo Breda, Bombardier e Firema per i treni passeggeri locali e dell’alta velocità, da circa dieci anni è in India a Vadodara nella regione del Gujarat, sotto la guida del ceo Giuseppe Sportelli, con uno stabilimento che serve Indian Railways, Bombardier, Beml. Per intercettare almeno una parte dei prossimi ingenti investimenti indiani nel ferroviario occorre sempre più presidiare il mercato attraverso localizzazioni produttive.
Per le rotaie, per esempio, gruppi indiani come Jspl, Jiindal Steel & Power e Sail sono ben posizionati per vincere le commesse. Quindi stanno investendo e hanno bisogno di investire ulteriormente in tecnologie siderurgiche adeguate. Lo stesso vale per l’alluminio, un metallo che sarà sempre più usato nel ferroviario per l’elettrificazione delle linee, per gli impianti elettrici e sui treni e per la carrozzeria e componentistica varie dei vagoni. E in questi ambiti c’è spazio per tecnologie e know-how italiani che servono ai produttori indiani di componenti in acciaio e alluminio per le infrastrutture fisse e per i treni.

Molto promettente è proprio il mercato delle applicazioni in alluminio nel ferroviario. Sia per i treni passeggeri e merci sia per le metropolitane si sta infatti assistendo a un crescente impiego del metallo leggero al posto di acciaio e rame. Pertanto cresceranno le prospettive per l’alluminio primario, di cui l’India è un grande produttore mondiale. Ma anche quelle delle varie applicazioni downstream e delle tecnologie per il ciclo industriale del metallo leggero, dove invece sono leader proprio gli italiani.