La Stampa, 19 novembre 2020
Il medico non passa se straniero
Le Asl cercano disperatamente medici per la crisi Covid, ma non basta che siano laureati, abilitati, disponibili: bisogna pure che siano «italiani doc». Se hanno un altro passaporto, non interessano. È il surreale (e illegale) contenuto di alcuni bandi di concorso segnalati al ministero della Salute dall’Unar, l’Ufficio Antidiscriminazioni di Palazzo Chigi. Tra le regioni «schizzinose» verso gli extracomunitari ci sarebbero anche zone dove il sistema è in assoluta emergenza come Piemonte e Calabria.
I medici stranieri che lavorano in Italia sono circa 25 mila, quasi tutti impiegati nel privato, spesso sottopagati. Si sono messi ripetutamente a disposizione dell’emergenza. Davanti al rifiuto pregiudiziale di utilizzarli, la domanda è una sola: xenofobia o pura imbecillità (che poi sono la stessa cosa)?