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 2020  novembre 14 Sabato calendario

Per Bassolino 19 assoluzioni di fila

«Bravo Antonio, che prove hai dovuto affrontare. Che esempio di forza hai dimostrato». Goffredo Bettini, considerato un padre nobile del Pd – ma non l’ideologo di Zingaretti, come lui stesso tiene a precisare – si unisce alle centinaia di post, cinguettii e dichiarazioni che salutano la diciannovesima (e ultima) assoluzione di Antonio Bassolino. «Con formula piena perché il fatto non sussiste», dopo dieci anni si è chiuso, presso la seconda sezione della Corte d’appello del Tribunale di Napoli, il processo sulle cosiddette «parcelle d’oro» agli avvocati per la gestione commissariale dei rifiuti. L’ex sindaco ed ex presidente di Regione, infatti, aveva rinunciato alla prescrizione, e non è la prima volta. Bassolino si è sempre detto fiducioso e in vent’anni di inchieste, alla fine, tutte le accuse sono sempre cadute.
«Era l’ultima vicenda ancora da definire e riguardava gli onorari a un avvocato. In realtà ero già stato assolto per prescrizione, ma avevo fatto ricorso perché volevo una assoluzione nel merito. Sono grato ai miei difensori per come mi hanno assistito in tutti questi anni. Mi fa piacere, naturalmente: per me e la mia storia, per i miei familiari, per Napoli», scrive Bassolino sui suoi social togliendosi un peso dalle spalle, una zavorra, che da ieri inevitabilmente rilancia la sua candidatura a sindaco della città.
Arriva il retweet dell’ex segretario del Pd, Matteo Renzi, con cui non corre buon sangue dai tempi delle primarie e delle denunce di brogli da parte di Bassolino. Carlo Calenda, candidato a sindaco di Roma, per ora in solitaria come lui, pone l’accento sulla giustizia: «Antonio, felice per te. Dopodiché, così non si può andare avanti. Vite rovinate, persone che si indebitano per pagare gli avvocati, vent’anni di processi e soldi pubblici buttati. E pm che se ne vanno via senza neanche un buffetto del Csm». Ci sono i commenti degli amici di sempre come Claudio Petruccioli e Livia Turco, ma anche di Marco Bentivogli, Fabrizio Barca e di Giorgio Gori.

A ben vedere, a parte Bettini, manca la voce dell’attuale Pd. Che Bassolino faccia tanta paura? Di certo, solo la zona rossa, appena istituita dal governo, lo terrà a casa per qualche tempo. Ma per lui non esiste lockdown politico. Userà Twitter o Facebook come l’autobus 140 che da Posillipo lo porta al centro città, a Palazzo San Giacomo. Passo dopo passo, post dopo post.