Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  novembre 14 Sabato calendario

Gli spazzacamini a Berlino in aiuto di cani e gatti neri

La barbarica abitudine di inchiodare o cambiare strada alla vista di un gatto nero non è una specialità mediterranea. In Germania, complice il barboncino nero che nel Faust di Goethe si trasforma in Mefistofele, cani e gatti color pece godono di pessima reputazione. Purtroppo, si potrebbe aggiungere, la leggenda della dea celtica che opportunamente si trasformò in un gatto nero e da allora porta fortuna agli scozzesi, non ha mai attecchito al di là della Manica. E il pregiudizio o la paura che attanagliano il tedesco medio alla luce di un mammifero dal pelo scuro, ha da tempo pessime conseguenze sul loro destino. Cani e gatti neri, tanto per fare un esempio, sono sempre gli ultimi ad essere salvati dai rifugi, molto dopo quelli grigi, marroni per non dire bianchi. Pecore nere, è il caso di dirlo, tra i già sfortunati animali abbandonati.
Angustiata da queste superstizioni, la berlinese Heike Jahnke, portavoce del Responsabile regionale della protezione animale, si è fatta venire un’idea. Essendo la madre di uno spazzacamino, cioè di un talismano vivente, ha lanciato una campagna per salvare cani e gatti color carbone dalla loro pessima reputazione. Sensibilizzata dall’allarme lanciato lo scorso settembre dal Deutscher Tierschutzbund, la Protezione animale tedesca, sui tempi lunghi che toccano in particolare agli amici a quattro zampe dal pelo nero prima di essere adottati, Jahnke ha cominciato con una sessione fotografica per un calendario. L’avvio del progetto, ça va sans dire, è stato fissato per ieri, venerdì 13 dicembre.
Nelle loro tradizionali tute da lavoro dai bottoni dorati, il cilindro nero d’ordinanza calato sulla testa, e con un po’ di pece spalmata sul viso, tre dei spazzacamini prescelti, Ilian Romero, Norbert Skrobek e Alain Raabsilber, si sono messi in posa davanti alla macchina fotografica cercando di tenere a bada Bonnie, uno stupendo, nerissimo meticcio, che tra un flash e l’altro sembrava molto più interessato alle carezze che all’obiettivo.
«Abbiamo sentito dire che gli animali domestici neri hanno molti più problemi a trovare una nuova casa», ha dichiarato al Tagesspiegel uno dei tre, che è anche il portavoce dell’Associazione degli spazzacamini berlinesi, Raabsilber. Per il futuro, ha aggiunto, l’obiettivo è che siano associati alla fortuna. Toccare uno spazzacamino, anche in Germania, serve a tenere lontani i guai. Ed è il caso di ricordare quello più famoso della storia del cinema, Bert, che cantava in Mary Poppins "la sorte è con voi se la mano vi do, chi un bacio mi darà, felice sarà”.
Ma funzionerà? Gli eredi di Bert e gli animalisti sono convinti di sì, e le sessioni fotografiche per il calendario sono appena iniziate: saranno finanziate dall’Associazione degli spazzacamini. In parallelo, dinanzi ai numeri schiaccianti, anche l’associazionismo si sta muovendo per salvare quei cani e gatti neri che secondo la metà dei gestori di rifugi restano orfani più tempo degli altri. Una delle loro campagne, interamente dedicate agli animali domestici dal pelo nero, si intitola “Spezza il pregiudizio”.
Annette Rost, portavoce dell’Associazione dei rifugi, racconta che «uno dei nostri cani neri, una creatura adorabile, ha dovuto aspettare tre anni prima di essere adottata da un nuovo proprietario». Uno degli spazzacamini del progetto, Norbert Skrobek, ha voluto spazzare via le ultime ombre raccontando di un collega berlinese, proprietario di due pastori tedeschi color pece: «È ancora sposato felicemente».