il Fatto Quotidiano, 13 novembre 2020
La Casta siciliana si raddoppia le pensioni
La crisi economica causata dal Covid non ferma i paladini del vitalizio, ovvero i deputati dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) che hanno trovato il modo per raddoppiarsi la pensione. E come? Con un emendamento inserito nella legge regionale che, adeguandosi alla norma nazionale, ha tagliato del 10% (e non del 37% come previsto in tutta Italia) i vitalizi dei consiglieri non più in carica. L’emendamento prevede che la pensione dei componenti di Palazzo dei Normanni che godono del sistema contributivo in vigore dal 2012 venga calcolata non solo sull’indennità di mandato ma anche sulla diaria, ovvero i rimborsi. Con un incremento notevole: per chi ha fatto una sola legislatura il vitalizio passa da 700 a 1.200 euro, per chi ne ha due alle spalle da 1.300 a 2.100. E, di conseguenza, a raddoppiare è anche il Tfr che passa da 35 a 70 mila euro (una legislatura) e da 75 a 120 (due). “Potevano aumentare i posti letto nelle terapie intensive, ma sono riusciti ad aumentarsi pensione e buonuscita”, denuncia il consigliere del M5S Nuccio Di Paola.