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 2020  novembre 12 Giovedì calendario

Periscopio

La democrazia smetterà di esistere quando toglierai da coloro che hanno voglia di lavorare e darai a coloro che non ne hanno voglia. Thomas Jefferson.



Abbiamo perso un’occasione storica con Benedetto XVI, un vero papa laico, il suo magistero ci aiutava a difendere la civiltà occidentale. Francesco, con tutto il rispetto, usa parole d’ordine da giustizialismo argentino. Marcello Pera, ex presidente del Senato (Antonio Polito). Corsera.


Facendo l’avvocato, Silvio Berlusconi lo avevo conosciuto nei primi anni 80. Nel ’93 lo incontro a una riunione politica all’albergo Four Season di Milano. Di sicuro c’erano anche Roberto Maroni e Saverio Vertone. In quell’occasione vidi un dettaglio che mi face capire che Berlusconi avrebbe vinto le elezioni: i camerieri dell’albergo lo salutavano tutti. Giulio Tremonti. 7.


Stiamo assistendo in Calabria alla distruzione del tessuto produttivo privato per disfunzioni e inerzie del settore pubblico. In altre parole i cittadini della Calabria possono muoversi e lavorare di meno di quelli delle altre regioni, non perché il virus circola di più ma semplicemente perché i poteri pubblici non hanno fatto il loro dovere. Luca Ricolfi. Il Messaggero.


La disattenzione per il buon funzionamento dello Stato dipende però anche dall’opinione pubblica, distratta dal balletto della politica e poco informata dai media su ciò che accade e su ciò che non accade nelle stanze del potere burocratico. Sabino Cassese. Corsera.


Io credo che, senza il coronavirus, Trump non avrebbe perso. La pandemia ha radicalizzato lo scontro: il primato della vita contro il primato dell’economia, la solidarietà nei confronti dei più fragili contro il superomismo di chi sopravvive. Il rimettere al centro del dibattito i valori della scienza, della vita e della salute, ha mobilitato in forze il popolo Democratico che magari non era stato attratto dalla personalità del candidato Biden. Massimo D’Alema (Federica Fantozzi). Huffington.


L’Antitrust è per sua natura una misura giuridica, ma di motivazione economica. È stata la risposta che gli Stati Uniti hanno dato al mondo: ci sia assolutamente, la libertà, la libera iniziativa purché però non arrivi all’abuso. In questo momento con gente che ha il 90% di un mercato o il 100% di un altro e che sono i mercati in maggior crescita, c’è un legittimo dubbio che sia democrazia. Paolo Fresco, ex numero due di General Electric e a.d. Fiat (Paolo Panerai). Milano Finanza.


«Oggi che voti?», chiedo sconcertato. «La sola volta che non ho votato Pd è stato alle politiche 2013 perché non sopportavo l’idea di Bersani. Oggi, sono per l’astensionismo: se uno mi convince, voto; se no, resto a casa». «Sei ancora di sinistra?», insisto. «Sono un libertario. A rigore, perciò, non sono di sinistra, anche se il cuore è lì. Ho una posizione terza: quando la sinistra è per i diritti civili, sono con lei; quando fa la statalista, no. Negli Usa, voterei forse i repubblicani che sono più anarchici». Fabrizio Rondolino, scrittore (Giancarlo Perna). Libero.


Il drogato è un disadattato, soffre gli schemi della società dove è cresciuto: altrimenti che ragione avrebbe di farsi? Acquisito questo dato inequivocabile, ho pensato che fosse indispensabile una rieducazione totale, tabula rasa. Ma come cancellare una mentalità se non si dà uno stacco netto con l’ambiente che quella mentalità ha contribuito a formare? Ecco il punto: si trattava di istituire delle comunità autosufficienti dove ogni contatto con l’esterno fosse abolito. E così abbiamo fatto. Il modello è la segregazione? Macché. La comunità è una piccola repubblica, ciascuno è libero di entrare come di uscire. Nessuna costrizione. Però, una volta accettato lo schema, bisogna adeguarsi. Da noi non passano giornali, niente radio, né tv: perché costituirebbero una cinghia di trasmissione tra il mondo e la nostra casa, introducendovi degli elementi ansiogeni. Padre Eligio (Vittorio Feltri). Libero.


Da bambino pensavo che mio zio Toni avesse poteri magici perché diceva di essere stato campione di qualsiasi sport, di aver vinto il Tour de France a braccia alzate, di aver giocato centravanti nel Milan. Una volta a bordo campo mi assicurò che, se fossi andato in difficoltà, lui avrebbe fatto piovere. Sullo 0 a 3 per il mio avversario cominciò a piovere. Quando recuperai gli dissi: «Zio, ora puoi anche far tornare il sole». Nadal, campione di tennis (Aldo Cazzullo) Corsera.


Tutti i nutrizionisti concordano sul fatto che i vegetali fanno bene. Si dice che i fagioli provochino la sindrome dell’«intestino gocciolante» ma a chi ha inventato questa panzana gocciola il cervello. Le lectine sono proteine presenti in molti cibi, che, in buona parte, si distruggono durante la cottura, quindi non possono danneggiare la mucosa dell’apparato digerente. Il marketing della paura se ne serve per vendere rimedi assurdi. Dario Bressanini, dietologo (Stefano Lorenzetto). Corsera.


L’autobiografia del paparazzo Fabrizio Corona (Come ho inventato l’Italia) è scritto benissimo, altro che i Carofiglio, i Cognetti, gli Albinati, i Piccolo, le murge, le parrelle, gli impiegati del politicamente corretto e del narrativamente inutile. Corona ha fatto della sua stessa vita un romanzo, e se l’è scritto da solo, appena uscito dal carcere dove dovrà tornare (minchia, danno più anni a chi ha ucciso qualcuno che a Corona per delle foto), e quando inizi a leggerlo non riesci a staccarti. Massimiliano Parente. il Giornale .


Ho conosciuto mio marito a una festa di laurea, dove lui mi aveva fatto invitare per incontrarmi. Mi sedette accanto e mi disse: «Sono un esule istriano che sta per partire per il Cile». Rimasi interdetta. Da allora non ci siamo più lasciati. Niente figli, tanta comprensione reciproca. Ma, soprattutto, ci siamo concessi libertà a vicenda. Margheria Bulgheroni, prima traduttrice dei Beatles (Roberta Scorranese). Corsera.


Che forze abitavano in questi vietnamiti che andavano a farsi la guerra, di padre in figlio per 40 anni? Un sacco di odio, di vendette, di regolamenti di conti accumulati. La guerra civile è ciò che può arrivare di peggio in un paese. Hèlie de Saint Marc, ufficiale francese della Legione straniera, Mèmoires. Perrin, 1995.


La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia familiare in un semicerchio. Gigi Proietti. Il Messaggero.


Alla moglie di un altro chiedo solo di non prendere il posto del marito. Roberto Gervaso.