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 2020  novembre 11 Mercoledì calendario

Myss Keta e il flirt con D’Alema

Massimo venne a trovarmi al soundcheck. Era uscito dal bosco.
Quel Massimo?
D’Alema.
Faceste anche un selfie insieme. Ma cosa le disse ‘Spezzaferro’?
Era un mio concerto nel Lazio. Mi chiese di tornare a cantare lì.
E cos’altro, Myss Keta?
Queste sono storie personali tra ex marito e moglie.
Sarà contenta la signora Linda. Non mi faccia prendere querele. Di D’Alema lei ha più volte dichiarato che siete stati amanti e ora amici, che lui ci ha provato spalmandole la crema sulla barca a vela…
Tutto agli atti. Di più non posso rivelare.
Potrebbe essere Massimo il destinatario del nuovo singolo Due?
Come dimostro nel video, siamo alle prese con un nevrotico mosaico di annunci che svela la condizione dell’Occidente contemporaneo e la saturazione del mondo post-capitalista.
Chiarissimo. Ci dev’essere lo zampino di un grande vecchio. Del resto lei favoleggia sulle sue frequentazioni con Gianni Agnelli e Salvador Dalì. Ma è troppo giovane per esser stata la musa di quelle mummie.
La realtà supera ogni immaginazione.

Mi dica un altro incontro vip, però di quelli veri.
L’anno scorso ho passato una bellissima serata con Tiziano Ferro, mi ha confessato di essere un mio fan, abbiamo cantato insieme.
Lei è una matrioska pop. Quante identità nasconde nel nuovo Ep Il cielo non è un limite?
Tante. C’è la ‘Rider Bitch’ che recalcitra quando i destinatari le stanno sulle palle, c’è una specie di mistress tedesca, molto teatrale, in Gmbh…
Alla quale fa dire ‘la mia pussy è una Srl’…
C’è la modella molto Anni 90 che viene inquadrata ossessivamente dallo stesso fotografo in Photoshock, la Giovanna Hardcore libera di cavalcare. Mille sfaccettature narrative dentro un gioco sonoro vertiginoso.
Le secca se lo definisco urban porn?
Anzi, in un momento cupo come questo la rivendicazione della sensualità è una priorità. Mi manca tanto usare i nostri cinque sensi, dobbiamo reinventare noi stessi. Come artisti ed esseri umani.
Della sua biografia non si sa nulla di concreto, Myss. Del suo presunto volto scoperto circola una foto rubata, ma chissà. Ha mai pensato di togliersi la mascherina, ora che la indossano tutti?
La mia provocazione artistica, prima che accadesse questo casino nel mondo, era far capire a tutti che la mascherina non copre, ma svela molto di quanto la gente vorrebbe nascondere. Adesso che la pandemia ci costringe a velare la nostra bocca, quasi tutti sembrano aver afferrato il concetto.
Parlano gli sguardi.
È un nuovo concetto del potere. Con i miei occhi posso dominarti o sottomettermi. Sta a te cogliere il messaggio. Stiamo sviluppando, giocoforza, un linguaggio che avevamo tralasciato di usare. Uno sguardo profondo può far cambiare la società. Ed è un mezzo artistico, per creare inediti crossover culturali e sviluppare la creatività del futuro.
Accidenti. Ma che ne sarà dei concerti?
La mia idea è di farli in elicottero. Perché, citando il disco, Il cielo non è un limite. Semmai una possibilità. E comunque siamo creature digitali, ci muoviamo già dentro questo mondo liquido. Le tecnologie ci stanno aiutando a elaborare un concetto alternativo di live.
Anche il New York Times si è accorto di lei.
Ho pensato a uno scherzo, ma è stata una chiacchierata proficua. Punto sempre a uno show con Lady Gaga.
E le sue ‘Ragazze di Porta Venezia’ come stanno col lockdown? La ‘Milano sushi e coca’?
La città ha di nuovo chiuso per virus. Quando l’attraverso per lavoro, come oggi, mi figuro le mie girl multicolori, toste e sessualmente consapevoli. Mi manca da morire la vita di notte. Tendo l’orecchio e aspetto di risentire quelle voci, sempre più forti. In fondo sono stata testimonial di Milano in uno spot con Cracco e Ghali. Mi scambio messaggi con Sala. Accendiamo lumini di speranza, ce la possiamo fare.
Mi racconta una cosa che può sorprendere la donna celata dietro Myss Keta?
Uhm…uhm…
Allora qualcosa che la sorprese da bambina?
La luce del sole attraverso la finestra, una mattina d’inverno.