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 2020  novembre 10 Martedì calendario

Periscopio

I nostri compatrioti hanno i nervi a fior di pelle eppure non sanno che pesci prendere. Vittorio Feltri. Libero.

A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato. Paolo Borsellino, magistrato.

Ero diventato socialista facendo il militare da soldato semplice. Ottantunesimo reggimento fanteria, Centro addestramento reclute a Orvieto, vedevo da vicino i poveri che venivano dal Sud Italia. Giulio Tremonti, 7.

La transition alla Casa Bianca è la manifestazione di una crisi drammatica. Un sistema dove chi prende 4 milioni di voti in più potrebbe non essere presidente è il residuo di un’epoca passata, non facilmente comprensibile oggi. Bisogna però dire che in America e in tutto il mondo occidentale le nostre società sono sempre più lacerate. Si sono approfondite le diseguaglianze non solo di reddito: c’è una profonda frattura culturale tra chi possiede gli strumenti conoscitivi per affrontare le incognite della contemporaneità e chi non li possiede. Massimo D’Alema (Federica Fantozzi). Huffington.

Visto che i cervelloni non cavavano un ragno dal buco, dato che anche per loro la malattia era inedita, ho cominciato a sbagliare da solo. Col vantaggio che costava meno. E col passare del tempo, prova e riprova, ho indovinato la strada giusta. La prima comunità che ha funzionato è stata quella di Cozzo, vicino a Pavia. Una volta avviata, è stato relativamente facile andare avanti con le altre: adesso sono 14 alle quali se ne aggiungeranno ancora 5 entro dicembre, senza contare le quattro che abbiamo già in Sardegna. In pratica, la rete copre l’Italia. Padre Eligio (Vittorio Feltri). Libero.

Eravamo, io e Pannella, ai ferri corti dopo tante battaglie comuni Accadde quando decise di affossare il Pr e trasformarlo in Partito Transnazionale. Pannella ha il complesso di Erostrato, l’antico greco che dette fuoco al Tempio di Efeso per diventare famoso. Come quel folle, era ossessionato dal desiderio di fare parlare di sé. Un giorno si alzò e si disse: «Nessuno ha mai sciolto un partito, sciogliamo in nostro e parleranno di no» e liquidò il Pr. Non gli ho mai perdonato di avere perso i migliori anni della mia vita per un partito che non c’era e che lui usava come un giocattolo per il suo ego. Mauro Mellini, avvocato (Gian Carlo Perna). Libero.

Roger Federer è uno dei più grandi uomini nella storia dello sport. È stato il mio grande rivale; e questo ha giovato a entrambi, e un poco pure al tennis. Abbiamo diviso un tratto di vita. In alcune cose ci assomigliamo: teniamo alla tranquillità, alla famiglia. In altre siamo diversi. Lui è svizzero. Io sono latino. Abbiamo caratteri, culture, modi di vita differenti. Rafa Nadal, campione di tennis (Aldo Cazzullo). Corsera.

A dispetto del suo potere di vita e di morte sui nemici della patria, a dispetto del suo fanatismo razzista e del suo «paganesimo» da fumetto, Himmler fu una nullità con i calzoncini di cuoio a mezza gamba e una piuma sul cappello: uno ’zi nisciuno del terrore, come dimostra ad abundantiam il carteggio insignificante e smielato con Marga, la sua «mogliettina d’oro», la sua «incantevole amata», il suo «caro tesorino», alla quale si rivolge come «il tuo lanzichenecco selvaggio». Diego Gabutti (Informazione corretta).

Nel 1991 fondai un quotidiano: L’Indipendente. Indipendente dalle pressioni esterne. Era un progetto accurato, ad azionariato diffuso, nella cui costruzione s’impegnarono esperti come Pier Gaetano Marchetti, Guido Roberto Vitale e Sergio Erede. Mi chiesero di dirigerlo. L’idea, innovativa, avrebbe richiesto più tempo per affermarsi. La Repubblica giunse al pareggio solo dopo tre anni. Quest’ultimo giornale oggi lo dirige Maurizio Molinari, uno dei giovani redattori del mio Indipendente. Ricardo Franco Levi, presidente degli editori di libri (Aec). (Stefano Lorenzetto). Corsera.

Ricordo che quando lessi il De senectute di Bobbio pensai che stesse mostrando il lato peggiore dell’esser vecchi. Oltre che un maestro della politica, Bobbio fu un amico e trovai terribile quella confessione di impotenza e di autoflagellazione. Come se, nel rendiconto finale, egli vedesse solo gli errori commessi. Ecco, non vorrei che la mia vecchiaia fosse segnata da un simile pessimismo. Non lo sopporterei. Le stagioni della vita ci mettono davanti a compiti diversi. L’importante è cercare di non condannarsi alla solitudine. Salvatore Veca, filosofo (Antonio Gnoli), la Repubblica.

Tante volte, in questi anni, ho sognato, papà, che non eri lontano da me, ma abitavi in una sorta di città su una collina sovrastante Milano. Una città accanto a noi ma inaccessibile, separata da un inesorabile confi ne. Quando ero bambina mi avevi portato a Oberbozen, sopra a Bolzano, e mi aveva meravigliato come un paesino da fi aba fosse così prossimo a una città di cemento e asfalto. Ecco, il luogo in cui ti sogno è così, accanto, ma totalmente altro. Quasi ci fosse un vetro trasparente fra noi, contro cui urto nel cercare di avvicinarmi a te. Marina Corradi, Lettere a mio padre Egisto (Gazzetta di Parma).

Come molti meridionali in età senile, preferisco la festa nel giorno del santo che porta il mio nome, anziché gli auguri per il compleanno. Il compleanno infatti ricorda gli anni che passano. Non tutti gradiscono.Un mio zio, novantenne, addirittura si arrabbiava se qualcuno osava congratularsi con lui. «Per cosa?» borbottava. «Perché mi avvicino al giorno in cui dirò addio a questa valle di lacrime?». L’onomastico invece è festa pura. E l’usanza meridionale prevede perfino che sia il festeggiato a fare regalini ai figli e ai nipoti. Cesare Lanza, Alle 5 della sera.

I miei amici russi dicevano che se avessi avuto bisogno di un carrarmato, bastava andare alla Piazza del Fieno di San Pietroburgo e chiedere al primo che incontravo che, lui magari non aveva, in quel momento, la disponibilità di carrarmati dell’ultima generazione, ma avrebbe chiesto a un altro, che avrebbe chiesto a un altro, che avrebbe chiesto a un altro e, dopo poco tempo, avrei avuto il mio carrarmato, dicevano i miei amici russi. Paolo Nori, La grande Russia portatile. Salani, 2018.

Non tutti i cavalli sono nati uguali. Alcuni sono nati per vincere. Mark Twain.

Non è l’azienda che paga i salari. L’azienda semplicemente maneggia il denaro. È il cliente che paga i salari. Henry Ford.

La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali. Luciano De Crescenzo. Messaggero.

Negli occhi di una donna le ombre m’intrigano più delle luci. Roberto Gervaso.