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 2020  novembre 10 Martedì calendario

Storia dei due immigrati turchi dietro il vaccino Biontech

La speranza di un vaccino contro il Covid arriva da una coppia di medici-imprenditori, figli di immigrati turchi in Germania: Ugur Sahin, 55 anni, e Özlem Türeci, 53 anni. Sono marito e moglie e nel 2008 a Mainz (Magonza) hanno fondato BioNTech, l’azienda biotecnologica tedesca che assieme all’americana Pfizer ha annunciato che il loro vaccino anti-Covid, in fase 3 di sperimentazione, ha dimostrato un’efficacia del 90%, più delle aspettative. Se otterrà l’approvazione regolamentare, prevedono di produrre «fino a 100 milioni di dosi entro la fine del 2020» e potenzialmente più di 1,3 miliardi entro fine 2021.
Questa storia, che assomiglia a una favola moderna, comincia a Tarso, in Turchia, dove è nato Sahin. È un bambino di appena 4 anni quando nel 1969 arriva in Germania con la madre, per raggiungere il padre, che lavora nella fabbrica Ford di Colonia. Sahin sogna di fare il medico e perciò studia medicina, prima nella città renana, poi nell’università di Homburg, dove conosce la futura sposa, Türeci, nata invece in Bassa Sassonia da due medici turchi di Istanbul, emigrati in Germania per lavorare in un piccolo ospedale cattolico.
Il matrimonio tra i due diventa presto un sodalizio d’affari. Nel 2000 Sahin e Türeci si trasferiscono insieme all’università di Magonza, dove insegnano entrambi, e un anno dopo fondano Ganymed Pharmaceuticals, una società che sviluppa anticorpi monoclonali contro il cancro, che viene acquistata nel 2016 dalla giapponese Astellas per 1,28 miliardi. Quando fondano BioNTech, per curare i tumori e altre gravi patologie con terapie personalizzate, Sahin assume la carica di Ceo, Türeci invece, in qualità di chief medical officer, guida il reparto di sviluppo clinico. Nell’ottobre 2019 BioNTech si quota al Nasdaq: il giorno del debutto il titolo chiude a 13,82 dollari. Ieri valeva quasi 105 dollari, con una capitalizzazione di 25 miliardi.
Sahin e sua moglie Türeci figurano nella lista dei 100 tedeschi più ricchi del Paese, al 93° posto, con un patrimonio di 2,4 miliardi, secondo la Welt am Sonntag. Ma la medicina è una passione e la lotta contro il coronavirus una sfida personale. BioNTech già a gennaio lancia il progetto «Lightspeed, per sviluppare a «velocità della luce» un farmaco contro il Covid attraverso l’innovativa tecnica mRna, che usa materiale genetico per dare istruzioni alle cellule per produrre proteine che combattono le malattie invece di agenti patogeni.