Corriere della Sera, 8 novembre 2020
Biografia di Saverio Cotticelli
«Io sono figlio del popolo, al popolo bisogna dare la salute e la dignità: se non c’è salute e non c’è diritto alla cura non c’è dignità». Così si era presentato Saverio Cotticelli, campano di Castellammare di Stabia, 69 anni, ex generale di Corpo d’armata dei carabinieri, all’atto del suo insediamento come commissario alla Sanità in Calabria. Era il gennaio 2019. Prima di presentarsi davanti ai giornalisti e prim’ancora di mettere piede alla Cittadella regionale aveva fatto visita al procuratore distrettuale di Catanzaro Nicola Gratteri. «È stata la prima stanza in cui sono entrato». Poi le promesse: «Sono un realista, cercherò di dare tutto per favorire la gente».
Nel suo lungo percorso militare Cotticelli ha ricoperto incarichi di rilievo: è stato comandante della Regione Piemonte, Valle d’Aosta e Lazio. Dieci anni fa gli è stata conferita l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica; è stato anche presidente del Cocer interforze, il sindacato dell’Arma. Incarichi e meriti che il governo gialloverde ha pensato, all’epoca, potessero essere un ottimo biglietto da visita per affidargli la Sanità calabrese sommersa da milioni di euro di debiti, circa 300. La ministra 5 Stelle alla Salute Giulia Grillo aveva chiesto a Cotticelli di risanare il bilancio, potenziare gli organici con nuove assunzioni di medici e paramedici, attrezzare gli ospedali con strumenti efficienti e garantire i Lea (livelli essenziali di assistenza). Nulla di tutto ciò, però, è stato realizzato. Cotticelli, a cui giorni fa era stato prorogato l’incarico per altri due anni, a 9 mila euro lordi al mese, si era pure scordato di attuare il piano Covid. E per questo è stato sollevato dall’incarico dal presidente del Consiglio Conte. La sua permanenza in Calabria, in questi due anni, è stata un continuo azzuffarsi con politici, sindacati e operatori della Sanità.
Ieri l’unico a difenderlo è stato Sergio De Caprio, il capitano «Ultimo», attuale assessore all’Ambiente della Regione Calabria. «Cotticelli è un comodo capro espiatorio, ma le responsabilità sono del governo e non possono essere nascoste al popolo calabrese», ha detto l’ex colonnello dell’Arma.