Il Sole 24 Ore, 4 novembre 2020
Il Qatar eleggerà nel 2021 il Consiglio della Shura
Il Qatar ha fissato le prime elezioni dell’Assemblea consultiva. Si terranno nell’ottobre del prossimo anno. Lo ha annunciato ieri l’emiro, Tamim bin Hamad Al-Thani, durante la sessione di apertura della stessa assemblea, definendolo «un passo importante per sviluppare il processo legislativo con una più ampia partecipazione dei cittadini».
Il “Consiglio della Shura”, attualmente non elettivo, consiglia l’emiro sui progetti di legge, ma non legifera e può essere annullato con un decreto. I piani di arrivare a un’elezione popolare sono stati rimandati per anni. L’attuale progetto prevede che si voti per i due terzi dei componenti, cioè 30 dei 45 membri.
Il voto di ottobre rappresenta la prima elezione nazionale del Qatar, anche se l’emiro non ha fornito dettagli sui requisiti per l’elettorato attivo né su chi potrà candidarsi.
I cittadini hanno già potuto votare sulle riforme costituzionali e alle elezioni del consiglio locale. Lo scorso anno, l’emiro ha ordinato la formazione di un comitato per organizzare le elezioni, ma non aveva ancora annunciato una data per il voto.
Dopo le elezioni, il potere del Consiglio verrebbe ampliato per includere la possibilità di revocare i ministri, approvare il bilancio nazionale e proporre leggi.
Sempre ieri Tamim bin Hamad Al-Thani ha annunciato che il Qatar per la sua legge di bilancio prenderà come riferimento un prezzo del petrolio di 40 dollari al barile, un po’ al di sotto delle aspettative di mercato. La decisione permetterà al Qatar di «evitare conseguenze negative dovute alla volatilità delle quotazioni».
Il Qatar è il più grande esportatore di gas naturale. I prezzi di gas e greggio sono legati.
All’inizio dell’anno il Governo del Qatar aveva previsto un leggero surplus di bilancio basato sulle previsioni che il petrolio avrebbe avuto quotazioni medie di 55 dollari al barile. I primi dati sulla prima metà dell’anno mostrano un deficit di 406 milioni di dollari.
Il Qatar sta subendo dal 2017 il boicottaggio – politico e commerciale da parte degli altri Paesi del Golfo.