Oggi, 17 aprile 2015
Sul default della Grecia
RUBRICA OGGI NUMERO 6
Default Vi sono parole che i giornali adoperano e non si sa perché. Ad esempio “default”, termine inglese che significa “fallimento”. Quand’è che un’azienda fallisce? Quando ha avuto del denaro in prestito e non è più in grado di restituirlo. Che cosa si fa in questi casi? Arriva un signore incaricato dal tribunale, vende le case o le macchine che la ditta possedeva e con il ricavato rimborsa i creditori.
Grecia Alla Grecia sta capitando lo stesso. Ha avuto in prestito 240 miliardi di euro e non è in grado di restituirli. Questo prestito è stato concesso a rate – cioè non tutto insieme – e adesso la rata da incassare sarebbe di 7 miliardi e passa. Ma, per incassarla, la Grecia deve rimborsare un pezzo dei vecchi prestiti per esempio 700 milioni al Fondo Monetario Internazionale. E i soldi non ce l’ha. Il fallimento è alle porte.
Paesi Però mentre un’azienda, dopo il fallimento, cessa di esistere, la Grecia non può cessare di esistere. Si sta studiando, quindi, un modo di farla fallire senza farla davvero fallire, cioè permettendole di continuare a usare gli euro. Il metodo al momento più sicuro è quello di permetterle di adoperare una seconda moneta insieme con l’euro. Sarebbero delle cambiali con le quali si potrebbero pagare gli stipendi pubblici e che servirebbero per pagare le tasse. Con gli euro così risparmiati si rimborserebbero i creditori.
Noi Noi dobbiamo farci restituire dai greci 40 miliardi.
Sinistra In Grecia governa un partito di estrema sinistra che si chiama Syriza. Il suo capo si chiama Alexis Tsipras. I creditori sostengono che la Grecia, per restituire quello che deve restituire, non può che risparmiare. Tsipras dice invece: prestateci altri soldi, noi faremo investimenti, guadagneremo, e con i guadagni daremo indietro tutto. In pratica, Tsipras chiede il permesso di fare altri debiti per restituire il suo debito. È convinto di farcela perché, secondo lui, all’ultimo istante, pur di non far uscire la Grecia, l’Europa allargherà i cordoni della borsa.