La Gazzetta dello Sport, 3 novembre 2020
Biografia di Maxime Lopez
Il gol è proprio l’ultima cosa e non solo perché il tocco che ha beffato Ospina è arrivato al 95’ e quindi ha chiuso la partita. Il gol è l’ultima cosa perché tutta la prestazione di Maxime Lopez a Napoli è stata piena di qualità e di idee. Al San Paolo per la seconda volta Roberto De Zerbi ha deciso di affidarsi dall’inizio al francesino arrivato dal Marsiglia. Contro il Torino aveva perso qualche pallone di troppo, ma aveva mostrato tecnica e tendenza a giocare rapidamente, uno o due tocchi. Domenica Lopez ha meritato un voto alto per come ha interpretato una gara non semplice, in cui il Sassuolo ha battuto il Napoli dando dimostrazione di maturità: senza Berardi, Caputo e Djuricic la squadra di De Zerbi ha saputo cambiare trame di gioco senza però modificare i principi generali. Mancava ovviamente un po’ di profondità, ma il Sassuolo ha controllato i ritmi della partita accettando di andare al tiro meno del solito, anche perché giocava sul campo di una grande squadra, ma con l’obiettivo di sfruttare al massimo le occasioni che avrebbe creato e soprattutto presentandosi sempre con tanti giocatori dalle parti di Ospina.
Che precisione
Qualcuno pensava che fosse un azzardo schierare accanto a Locatelli un piccoletto come Lopez (167 centimetri di altezza) contro la mediana molto fisica del Napoli (Bakayoko-Fabian Ruiz) e invece è stata una scelta molto precisa di De Zerbi, legata anche al tipo di partita che il Sassuolo avrebbe dovuto giocare per non farsi schiacciare da una formazione in buone condizioni. Lì in mezzo Locatelli e Lopez hanno gestito la manovra, i tempi e spezzato il ritmo del Napoli. I numeri in certi casi spiegano bene come sono andate le cose. Il Sassuolo ha toccato quasi 200 palloni in più del Napoli (799-627) e i due giocatori più coinvolti sono stati proprio Locatelli (103) e Lopez (96). Il francese ha sbagliato pochissimo: 76 passaggi corretti su 80. Non ha preso rischi eccessivi giocando quasi sempre corto, com’è nelle sue caratteristiche, ma è stato preziosissimo nel cucire la manovra e nel “pulirla” nelle situazioni di maggiore pressione del Napoli. Lopez all’occorrenza ha giocato da muretto, ossia di sponda per facilitare un’uscita rapida, oppure sempre di prima in combinazione con un compagno per velocizzare la transizione. Raramente è andato oltre i due tocchi e proprio la rapidità di pensiero è una delle qualità più apprezzate da De Zerbi.
Le caratteristiche
Lopez è chiaramente diverso dagli altri mediani del Sassuolo: Obiang ha maggiore fisicità, Bourabia più dinamismo, Magnanelli più esperienza. Maxime è un centrale che può tenere alte frequenze senza mai perdere qualità e questo è un valore aggiunto molto importante. Invece di essere travolto dalla fisicità dei dirimpettai del Napoli, domenica ha fatto in modo che emergessero le sue qualità tra cui la personalità che gli ha consentito di non perdere mai la calma e di inventarsi il dribbling prolungato che ha portato al gol. Nelle ultime settimane la crescita esponenziale di Locatelli ha spinto gli avversari a controllare molto da vicino il regista del Sassuolo e così De Zerbi ha voluto affiancargli un altro giocatore in grado di costruire sfruttando un’ottima tecnica di base e una lucida visione di gioco. Lopez ha qualità da giocatore offensivo: nelle ultime due presenze da titolare nel Marsiglia (una delle quali contro il Psg, battuto per 1-0 il 13 settembre scorso) fu schierato addirittura da falso nove. Però in Francia era già stato impiegato da mezzala e da centrale di centrocampo. Non c’era quindi motivo per non provarlo in quella posizione anche in Italia. Tra l’altro a Napoli Maxime è stato molto bravo a proporsi per uno scarico facile: segno di ottima lettura delle situazioni e anche di freschezza atletica. Lopez è arrivato a Sassuolo in prestito gratuito dal Marsiglia il 5 ottobre, ultimo giorno di mercato. In realtà la trattativa era già stata portata avanti da Giovanni Carnevali e da Pablo Longoria, d.t. del Marsiglia che in passato era stato anche responsabile scouting del Sassuolo e della Juve. Il diritto di riscatto in favore del Sassuolo è fissato in 2,5 milioni di euro e dopo appena tre presenze in A viene da pensare che sarà esercitato. Maxime ha avuto pochissimo tempo per entrare nel Sassuolo. ma è sveglio e quindi ha fatto in fretta. D’altronde a soli 22 anni ha già giocato 113 partite in Ligue 1, di cui 80 da titolare. È piccolino, ma è forte: a De Zerbi interessa solo questo.