il Giornale, 2 novembre 2020
Chi investe su Greta guadagna di più
Investire in modo responsabile. Continua a crescere la domanda di prodotti che garantiscono investimenti sostenibili. Infatti la consapevolezza che le risorse naturali non siano infinite, che l’inquinamento provoca malattie, che il cambiamento climatico sta stravolgendo le stagioni, ha spinto il settore degli investimenti a soddisfare le richieste dei sempre più esigenti risparmiatori inclini all’investimento responsabile. Cerchiamo di capirne di più su questo tema e come sfruttare le opportunità che ci sono sul mercato.
TUTTI RESPONSABILI, MA DUE RICETTE
Cominciamo con un chiarimento. Le strategie «SRI» (investimento socialmente responsabile) tendono a eliminare i titoli dei settori quali il tabacco, il gioco d’azzardo, l’alcool e le armi. L’approccio «ESG», che sta per ambientale, sociale e governance non punta solo a escludere gli investimenti «dannosi», quanto piuttosto a individuare le società «virtuose» che valutano i fattori ambientali, sociali e di governance come un’ulteriore fonte di valore, per cercare di realizzare una performance migliore rispetto alla media di mercato.
I FONDI E GLI ETF IN PIAZZA AFFARI
In Piazza Affari sono ora quotati 47 Etf con profilo sostenibile, di cui 30 replicano indici con criteri Esg e 17 che riflettono andamenti di indici Sri, mentre i fondi comuni a gestione attiva Esg o Sri disponibili sul mercato sono molti di più. Tutti questi prodotti offrono la possibilità di spaziare soprattutto in ambito azionario, scegliendo indici sostenibili globali internazionali, azionari area euro, azionari Europa, azionari Usa, azionari Paesi emergenti. Nell’ambito obbligazionario, invece, si può investire soprattutto nei corporate bond investment grade e nei governativi.
PERFORMANCE COMPETITIVE
Investire in modo sostenibile non significa certo rinunciare alla performance. Al contrario, negli ultimi tre anni, mentre gli Etf azionari Europa non Esg hanno registrato un rendimento medio annuo dell’1%, gli Etf Esg hanno messo a segno un apprezzamento medio del 4,6%. Nella categoria degli azionari Usa, invece, gli Etf Esg hanno guadagnato in media nel triennio il 17% contro il 12,3% degli altri Etf di categoria non sostenibili. E così anche nella categoria degli azionari area euro, nell’azionario internazionale e nell’azionario Paesi emergenti. Anche nell’obbligazionario corporate bond euro gli Etf Esg mostrano un rialzo medio annuo dell’1,9%, superiore all’1,6% degli Etf non Esg di categoria.
RENDIMENTI ATTESI NEI 5 ANNI
Le previsioni di rendimento per i prossimi cinque anni degli Etf Esg riflettono quindi quelle dei mercati sottostanti: in base alla media del consenso degli analisti i mercati azionari dovrebbero offrire un rendimento medio annuo del 7%, di cui 5% di rivalutazione del prezzo e 2% come flussi cedolari. In ambito obbligazionario, invece, ipotizzare un rendimento medio di un punto, un punto e mezzo percentuale all’anno per i prossimi cinque anni risulta invece già azzardato.
LE OBBLIGAZIONI «VERDI»
In aumento anche i green bond: obbligazioni come tutte le altre, la cui emissione è però legata a progetti con un impatto positivo per l’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, l’uso sostenibile dei terreni, il trattamento dell’acqua e dei rifiuti, iniziative legate alla prevenzione e controllo dell’inquinamento, infrastrutture per i trasporti. I green bond permettono di finanziare vari tipi di progetti con caratteristiche di sostenibilità ambientale.