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 2020  novembre 02 Lunedì calendario

Bobby Charlton affetto da demenza

Sir Bobby Charlton è affetto da demenza senile. A renderlo noto la moglie Norma, che ha spiegato al Telegraph come la malattia neurodegenerativa sia stata diagnosticata di recente al marito. 83 anni, icona del calcio inglese, sir Bobby fa fatica a mettere insieme i ricordi di un passato glorioso: Pallone d’Oro e campione del mondo con l’Inghilterra nel 1966, è stato una bandiera del Manchester United, con cui ha giocato 758 partite e segnato 249 gol, vincendo anche una Coppa dei Campioni nel 1968. La notizia della malattia di Charlton – sopravvissuto nel 1958 anche all’incidente aereo che coinvolse il Man United – arriva in un momento già duro per il calcio britannico, che pochi giorni fa ha dovuto salutare un altro campione del mondo, Nobby Stiles, anch’egli affetto da demenza senile e morto a 78 anni per un cancro alla prostata. Lo scorso 10 luglio è invece scomparso Jack Charlton, fratello di sir Bobby e altro componente della Nazionale iridata, che aveva combattuto con la stessa patologia, come già Ray Wilson e Martin Peters. Quello di Charlton è infatti solo l’ultimo caso di ex calciatori con problemi di demenza senile, una questione che in Inghilterra fa discutere da tempo. Nel 2017 l’ex attaccante del Newcastle Alan Shearer, 50 anni, ha collaborato a un documentario della BBC che ha analizzato il legame tra le malattie neurodegenerative e i giocatori che colpiscono di testa il pallone migliaia di volte in carriera. Impatti che possono causare micro traumi e avere alla lunga conseguenze peggiori. «Il calcio deve prendersi cura di vecchi giocatori con problemi di demenza e mettere fine a questa abitudine di gettarti in una discarica quando smetti – le parole di Shearer —. È un gioco fantastico, ma dobbiamo essere sicuri che non diventi un gioco omicida».