Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2020  ottobre 22 Giovedì calendario

Biografia di Dario Crapanzano

Dario Crapanzano (1939-2020). Scrittore di gialli. «La sua cifra di narratore Crapanzano l’aveva trovata davvero mettendo insieme i tre elementi che non lo avrebbero lasciato più: Milano, il noir e le atmosfere retrò del primo dopoguerra. Nella città ancora indecisa se leccarsi le ferite dei bombardamenti o spiccare il volo verso gli anni del boom, aveva costruito il suo Mario Arrigoni, “commissario capo del Porta Venezia”. Una moglie e una figlia che lo aspettano a casa, pochissimi grilli per la testa, la capacità spiccata di ascoltare e di orientarsi sempre tra le vie del quartiere, rigorosamente in tram: “Il commissario non ha la patente, ma sa sempre come e quando arrivare dove serve...” [...] Dopo Arrigoni, arrivano altri detective. Città e atmosfere restano le stesse, come le date sul calendario. E Crapanzano si diverte, svicolandosi dal tran tran casa-commissariato di Arrigoni: Fausto Lorenzi - separato, zigomi alti, risolve Il furto della Divina Commedia, uscito l’anno scorso per Mondadori - e Margherita Grande, creata per Sem, la Società editrice milanese che pubblica La squillo e il delitto di Lambrate e Una contessa di Chinatown, con protagonista Margherita, squillo per caso e per necessità (mantiene nonna e due fratellini). Rita si scopre detective: intuizione e un’eredità inattesa la aiuteranno a cambiare vita» [Ziino, CdS].