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 2020  ottobre 23 Venerdì calendario

Biografia di Randi

Randi (1928-2020). «Il mondo lo conosceva come lo stupefacente Randi, grazie al soprannome inventato da un giornale. Dopo aver calcato le scene come illusionista per decenni, James Randi si era ribaltato nel suo contrario: un dis-illusionista di professione. Ma anche così aveva continuato a dare spettacolo. Indagatore di misteri e nemico dei ciarlatani. Telepatia, telecinesi, preveggenza, rabdomanzia, avvistamenti di Ufo: non c’è fenomeno paranormale che non abbia investigato e smascherato nella sua lunghissima seconda vita. Se n’è andato a 92 anni, lasciando un mondo ancora irrimediabilmente pervaso di irrazionalità. Ma durante il tragitto ha educato allo scetticismo generazioni di lettori e telespettatori. Scettico lo è sempre stato, sin dall’infanzia. La sua prima volta è stata quando da bambino si accorse del trucco usato da un medium in una chiesa spiritista e si alzò per denunciarlo. «Invece di ringraziarmi, chiamarono la polizia», ha raccontato. Negli anni ’70, insieme ad alcuni compagni d’avventura, ha dato vita a un movimento di opinione contro quella che gli sembrava un’escalation di irrazionalità nei media. Si può dire che da quel nucleo sia nato anche il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (Cicap) che ha tra i fondatori Piero Angela.
Quando è venuto per l’ultima volta in Italia, proprio al Festival del Cicap, ha spiegato di ritenere i prestigiatori più qualificati degli scienziati per indagare l’occulto. “Atomi e molecole non barano, gli uomini sì. Gli scienziati sono abituati a confrontarsi con una natura che non prova a ingannare chi la osserva. Con gli uomini invece il rischio c’è. Da mago ho capito due cose: come ingannare la gente e come le persone si ingannano da sole. Il secondo aspetto è più importante del primo”. Se ogni eroe ha bisogno di un arcinemico, per Randi è stato Uri Geller, l’uomo che sosteneva di piegare i cucchiaini con la forza della mente. Quando nel 2009 gli hanno domandato se avesse un piano per l’aldilà, Randi ha replicato: “Voglio essere cremato. E voglio che le mie ceneri siano soffiate negli occhi di Uri Geller”» [Meldolesi, CdS].