Il Sole 24 Ore, 29 ottobre 2020
Per l’auto elettrica in Italia serviranno 200 miliardi
Per fare la rivoluzione dell’auto elettrica in Italia serviranno 200 miliardi di euro. La stima è contenuta nello «Smart mobility report 2020» realizzato dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano. Lo studio, che Il Sole 24 Ore ha potuto visionare in anteprima, sarà reso pubblico oggi.
La quarta edizione del report prende le mosse dai dati di mercato dei primi nove mesi del 2020: in questo periodo, mentre le vendite di autovetture sono crollate, rispetto al 2019, del 34%, passando da 1,4 milioni a 972mila unità, le immatricolazioni di auto elettriche sono cresciute del 155%. Tra gennaio e febbraio sono state vendute 30mila unità, tra full-electric e ibride plug-in.
Merito degli incentivi, ma non solo. Il Politecnico di Milano ha misurato anche «un incremento dei modelli elettrificati»: nel primo semestre 2020 l’offerta aveva raggiunto quota 88 modelli (di cui 50 PHEV e 38 BEV), ben 26 in più rispetto all’anno precedente. Anche l’infrastruttura per la mobilità elettrica è evoluta. «I punti di ricarica pubblici e privati a uso pubblico ad agosto erano oltre 16.000, il 20% in più rispetto a fine 2019», si legge nel report.
Nonostante la forte crescita, le 70mila vetture “alla spina” che oggi viaggiano in Italia rappresentano solo il 3% del parco auto circolante. Il dato assoluto (70mila vetture) è ben lontano dall’obiettivo fissato nel Piano nazionale integrato per l’energia ed il clima (Pniec), che fissa a 6 milioni il numero di auto elettriche circolanti in Italia nel 2030.
«Se vogliamo raggiungere o addirittura superare questi obiettivi – spiega Simone Franzò, direttore dell’osservatorio Smart Mobility dell’E&S Group – stimiamo che debbano essere investiti nei prossimi 10 anni circa 200 miliardi di euro, tra autovetture e infrastrutture di ricarica, opportunamente favoriti, quantomeno nel breve periodo, da meccanismi di supporto adeguati. Le condizioni di contorno create dai policy maker e dagli operatori incideranno – aggiunge Dranzò – in maniera significativa».
I ricercatori dell’osservatorio hanno elaborato tre scenari per prevedere lo sviluppo della smart mobility in Italia. Lo scenario “base” proietta il trend di crescita degli ultimi due anni e stima 3,5 milioni di auto elettriche circolanti al 2030. Nello scenario “moderato” si arriverebbe a 5,5 milioni di vetture alla spina, dato quasi in linea con gli obiettivi del Pniec. Infine lo scenario “accelerato”, secondo cui nel 2030 i veicoli elettrici saranno 7 milioni, cioè il 20% del circolante totale, con il 65% di nuove immatricolazioni nel 2030 legate a modelli elettrici.
Le differenze tra i vari scenari dipendono dall’entità degli investimenti che saranno dedicati alla mobilità elettrica, sia per incentivare l’acquisto che per sviluppare l’infrastruttura di ricarica: per realizzare lo scenario “base” da qui al 2030 saranno necessari 97,8 miliardi di euro, contro i 209,7 miliardi richiesti per lo scenario “accelerato”, quello capace di portare la rivoluzione dell’auto elettrica in Italia.