il Fatto Quotidiano, 24 ottobre 2020
Intervista a Federica Pellegrini
Federica Pellegrini è abituata a nuotare in piscine olimpioniche, ma va detto che anche nei mari agitati ha sempre dimostrato di cavarsela bene. Poi è arrivato il Covid, le Olimpiadi di Tokyo che rischiano di saltare, le polemiche feroci perché da positiva ha accompagnato sua madre in macchina a fare il tampone. E forse ha avvertito un po’ di fatica anche lei, per la prima volta.
Alla fine hai capito come ti sei presa il Covid?
È strano perché avevo fatto un tampone molecolare domenica, negativo. Mercoledì ho nuotato e mi sono sentita le gambe doloranti, il pomeriggio avevo il mal di gola. Giovedì ho rifatto il molecolare e sono risultata positiva.
La tua reazione alla notizia?
Ho pianto tanto, non mi ricordo neppure quando era stata l’ultima volta che avevo versato delle lacrime così.
Ipotesi sul contagio?
In quel weekend ero a Roma a fare Italia’s got talent ed eravamo controllatissimi. Ho viaggiato in treno, sono stata in hotel. Non sono andata a cena con persone estranee alla produzione.
Avevi paura di ammalarti?
Da sportiva sì. Avevo paura di dovermi fermare.
Hai pensato: questo è un segno, smetto?
Un po’ sì, ho 32 anni, ogni volta che si riprende dopo uno stop lungo io faccio fatica per recuperare. In più già venivo da un virus intestinale che mi ha uccisa, ti dici “sei forte, avanti”, e invece sono crollata.
Da cosa ti accorgi di avere 32 anni e non più 20?
Non c’è un click. Non noto in allenamento un calo della forza, il problema è il recupero. Se tra un allenamento e l’altro esco a cena già lo sento.
Una cosa che hai capito di te stessa in questi giorni di solitudine?
Che ci sono cose di me cui non intendo rinunciare. La vicenda di mamma mi ha fatto capire una cosa: una persona normale dopo questa shitstorm forse si sarebbe tirata indietro sui social. Io invece ho deciso che continuerò a parlare di me come e quando voglio.
Ma non potevate fare un tampone a domicilio per evitare le critiche?
Io ho chiesto cosa dovevo fare e mi è stato detto di accompagnare mamma al drive-in. Mi è costato due giorni di insulti.
Tua mamma come sta?
Meglio, stiamo aspettando ancora il risultato del tampone, penso sia positivo. Al di là di questo, poverina, è rimasta malissimo per questo caos mediatico, si è sentita in colpa.
Le fragilità negli anni cambiano. Prima soffrivi di attacchi d’ansia, ora?
La mia fragilità oggi sta nel rimanere qualche volta colpita da insulti sul mio aspetto fisico, mi dispiacciono. Per dire, so che le mie spalle sono molto sviluppate, sono state a lungo una mia insicurezza. Leggere “Sei un muratore”, “Sei un bell’uomo” non è bello, ma poi ti abitui, ti ricordi che con quelle spalle hai vinto delle medaglie.
Come ti difendi?
Una volta ho risposto a uno di questi hater che quello che ho fatto nella vita lo devo al mio corpo e da quel momento c’è stato un click. Ho letto commenti che mi incoraggiavano, ho smesso di preoccuparmi. Però i vestiti scollati non li metto, ho ancora quell’insicurezza.
Per il resto, cosa ti piace di te?
Io fisicamente mi piaccio molto. E ogni anno che passa mi piaccio sempre di più.
Ne riparliamo dopo i 40.
Ok, mi correggo: per adesso mi piaccio sempre di più.
Cosa pensi delle polemiche sul Covid e il calcio?
Penso che in certi sport dove girano soldi, i soldi decidono. Per quello che riguarda le Olimpiadi del nuoto, per dire, sono i diritti tv americani che decidono. Se ci saranno le finali, saranno al mattino, cosa dettata dal fuso orario americano perché così in America sarà pomeriggio.
Quando leggevi le polemiche primaverili sui runner e gli “sportivi fai da te”, cosa pensavi?
Dico solo che se io non nuoto, non mi pagano più lo stipendio e gli sponsor mi mandano a cagare. La corsetta per sentirsi meglio, con tutto rispetto, è un’altra cosa.
Il premier Conte non ha chiamato anche te per sensibilizzare all’uso della mascherina?
Dopo quello che ho combinato con questa cosa di mia madre secondo me gli ho fatto anche girare le balle! Comunque secondo me ha avuto un’idea giusta nel chiamare Fedez.
Li ascolti i virologi in tv?
Mi fido solo della mia dottoressa, non ho bisogno di sapere altro.
Se non ci sono le Olimpiadi tu cosa farai?
Se c’è un altro lockdown io smetterò di nuotare.
Lo hai già annunciato, ma ci hai ripensato.
So quello che dico. Le Olimpiadi con un nuovo lockdown verranno annullate e io tra tre anni non nuoterò più.
È un periodo in cui molta parte della nostra vita è governata dal silenzio, per via dell’isolamento. Come riempi il silenzio mentre nuoti per ore?
È una domanda difficilissima. Penso alla tecnica di bracciata, alla fatica, a riconoscerla quando arriva. Il nuoto è uno sport introspettivo, solitario. Poi certo, qualche volta penso anche a cosa devo fare la sera, ma più a sentire il mio corpo.
In amore quante medaglie hai?
Di sicuro ne ho una: so ascoltarmi. Ho sempre capito quando le cose non andavano più e non ho avuto timore di prendere una decisione scomoda, di chiudere le mie storie. Io in amore non galleggio, quello lo faccio in piscina.
E le sconfitte quali sono state?
I tradimenti subiti, magari saputi quando una storia era già finita.
Hai fatto gli auguri al tuo ex Magnini per la nascita della figlia?
Diciamo che dopo la fine della nostra storia non ci siamo più sentiti.
Gli fai gli auguri?
Ha iniziato una nuova vita, certo.
Perché sei durata così tanto nel nuoto?
Ho un amore sproporzionato per questo sport e per come mi fa sentire.
Se dovessi scegliere tra diventare la più grande allenatrice e la più grande conduttrice tv?
Allenatrice, senza ombra di dubbio.
Guarda che a bordo vasca non puoi mettere i tuoi amati tacchi.
Ma quando torno a casa sì.
Sei fidanzata con il tuo allenatore Matteo Giunta o no?
(ride) Non te lo posso dire.
Allora cambio domanda: lui sta bene? Nessun sintomo?
È a Budapest da due settimane, per cui sta bene.
Non vuoi parlarne?
Vengo da una storia in cui tutto è stato sempre sparato sui giornali, non ho più voglia di queste dinamiche.
Pensi che l’esposizione danneggi?
Penso che dia l’illusione che vada tutto bene anche se non va bene, perché sui giornali esce la versione patinata della tua storia e tu ti convinci che sia così. Quando poi chiami i paparazzi prima di andare a cena, non torni più indietro.
Chiamavi i paparazzi?
Io no. Qualche mio ex, purtroppo sì. E ora mi difendo.